Parco della Villa Buri

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Il Parco della Villa Buri è una delle gemme verdi di Verona, situato nei pressi di San Michele Extra. La villa stessa, un esempio significativo di architettura veneta del XVII secolo, fu costruita dai Conti Buri sulla riva del fiume Adige. Il complesso monumentale include, oltre alla casa padronale, una cappella, rustici, scuderie, stalle e una barchessa, il tutto circondato da un vasto parco di 13 ettari. La costruzione della villa è attribuita a Gian Antonio Spolverini, ma il progetto è opera di Domenico Brugnoli, nipote di Michele Sanmicheli, uno dei più illustri architetti del Rinascimento italiano. Durante il XVIII secolo, la villa ospitò personalità di rilievo come il duca di Lorena e Maria Teresa d’Austria, testimonianza del prestigio che questo luogo aveva raggiunto. Il parco di Villa Buri è una combinazione di giardino all’inglese e paesaggio rurale tipico della campagna veneta. Il conte Giovanni DaNese Buri, appassionato di botanica, conferì al parco il suo aspetto attuale, con viali curvilinei, gruppi di piante e un orto botanico. Questo spazio verde non è solo un luogo di bellezza naturale, ma anche un habitat ricco di biodiversità con circa 1800 specie di piante diverse​. Nel corso dei secoli, Villa Buri ha subito vari cambiamenti di proprietà e utilizzi. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la villa fu saccheggiata e abbandonata. Tuttavia, nel dopoguerra, la villa trovò una nuova vita come collegio scout grazie a Mario Mazza. Negli anni ’70, la famiglia Bernini-Buri vendette la proprietà ai Fratelli della Sacra Famiglia. Nel 2002, la villa fu acquistata da due imprenditori veronesi e concessa in comodato d’uso all’Associazione Villa Buri Onlus, che tuttora gestisce il sito​. La villa e il parco sono ora un centro attivo di cultura e aggregazione sociale. L’Associazione Villa Buri Onlus organizza una varietà di eventi e attività, inclusi laboratori didattici, programmi di volontariato e manifestazioni culturali. Il parco offre anche infrastrutture per lo svago, come campi da calcio e pallavolo, un percorso sensoriale nel bosco e aree per picnic​. Dal punto di vista artistico, Villa Buri conserva numerosi affreschi di grande valore. Il salone centrale presenta un grande affresco monocromatico del XVIII secolo, opera di De Alessandri, raffigurante una donna sostenuta da putti. Nelle lunette laterali sono ritratti Andrea Palladio e Tiziano Vecellio. Nella sala da pranzo, gli affreschi del pittore veronese Marco Marcola illustrano scene di vita aristocratica del XVIII secolo, come il gioco del volano e la vendita dei purosangue​. La cappella della villa, costruita da Alessandro Pompei, ospita le lapidi delle famiglie Buri-Bernini, Spolverini e Guarienti. Nonostante il saccheggio subito nel dopoguerra, la cappella mantiene un fascino storico e artistico notevole. Inoltre, la barchessa, un’ampia struttura adiacente utilizzata originariamente per le stalle e i magazzini, oggi è gestita come base scout, continuando la tradizione di accoglienza e servizio alla comunità​.
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