Pio Monte della Misericordia (Napoli)
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Il Pio Monte della Misericordia, situato nel cuore di Napoli, è un monumento che racchiude secoli di storia, arte e beneficenza. Fondato nel 1602 da un gruppo di nobili napoletani, il Pio Monte nasce come istituzione laica con lo scopo di offrire assistenza ai più bisognosi. Questo impegno caritatevole si è tradotto nel tempo in opere di grande rilevanza sociale, come il riscatto degli schiavi, l’assistenza agli infermi e il sostegno ai carcerati.
Il cuore dell’istituzione è la chiesa seicentesca, un gioiello del barocco napoletano progettato dall’architetto Francesco Antonio Picchiatti. L’interno della chiesa è dominato da una delle opere più significative del Caravaggio, “Le Sette opere di Misericordia”, un capolavoro che incarna perfettamente il concetto di carità che ha ispirato la fondazione del Pio Monte. Questo dipinto, commissionato nel 1607, rappresenta in un’unica scena le sette opere di misericordia corporale e ha una forza espressiva che cattura l’attenzione di chiunque lo osservi.
Il percorso museale del Pio Monte della Misericordia si snoda tra la chiesa e il palazzo adiacente, dove sono conservati documenti d’archivio e una straordinaria quadreria. Questa collezione d’arte comprende opere di artisti napoletani del Seicento, tra cui Battistello Caracciolo, Giovanni Baglione e Luca Giordano. Tra i dipinti più rilevanti si trovano “Cristo in casa di Marta e Maria” di Fabrizio Santafede e “San Pietro che resuscita Tabitha” dello stesso autore.
La storia del Pio Monte è strettamente legata alla Controriforma, un periodo in cui la Chiesa cattolica promuoveva opere di carità e assistenza per contrastare la diffusione delle idee protestanti. In questo contesto, l’istituzione si distinse per la sua indipendenza laica, pur collaborando con gli ordini religiosi come quello dei Gesuiti. Il suo statuto, redatto nel 1603 e approvato dal viceré spagnolo e da Papa Paolo V, stabilisce le regole di gestione e le modalità di elezione dei governatori, che si alternano semestralmente per garantire la trasparenza e l’efficacia delle attività benefiche.
L’architettura del complesso del Pio Monte della Misericordia è altrettanto affascinante. La facciata dell’edificio, con il suo portico in piperno e le sculture di Andrea Falcone, è un esempio di eleganza barocca. All’interno, la chiesa presenta una pianta ottagonale con una cupola luminosa e sei cappelle laterali, decorate con marmi e stucchi pregiati. Le balaustre e gli altari marmorei, opera di Falcone e Pietro Pelliccia, conferiscono all’ambiente una raffinatezza che riflette l’importanza del luogo.
Un aneddoto interessante riguarda il tavolo eptagonale che originariamente si trovava nella sala del Governo, dove i sette governatori dell’istituzione si riunivano per decidere le attività da svolgere. Ogni lato del tavolo rappresentava una delle sette opere di misericordia, e i governatori ruotavano ogni sei mesi, assumendo di volta in volta la responsabilità di una diversa opera. Questo sistema garantiva un’equa distribuzione dei compiti e una gestione efficiente delle risorse.
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