Spalto di Sant’Alessandro - Bergamo
Europa,
Italia,
Bergamo,
Benvenuti allo Spalto di Sant’Alessandro, un luogo di grande significato per la città di Bergamo. Situato nella parte alta della città, questo spalto è parte delle imponenti mura venete, costruite nel XVI secolo, patrimonio dell’umanità UNESCO. Conosciuto per la sua bellezza e per la vista panoramica che offre, lo spalto rappresenta un’importante testimonianza della storia militare e architettonica della regione. Qui potremo immergerci nel passato e capire il ruolo strategico che ha ricoperto nella difesa della città e nella vita quotidiana dei bergamaschi nel corso dei secoli.Origini e storiaIl primo insediamento nella zona dello Spalto di Sant’Alessandro risale all’epoca romana, quando Bergamo era un importante centro commerciale e militare. Tuttavia, è con l’arrivo dei Veneziani, nel 1428, che il volto della città comincia a cambiare radicalmente. I Veneziani, impegnati a rafforzare le loro posizioni in Lombardia, decidono di costruire un sistema difensivo intorno a Bergamo, che include le mura e gli spalti. La costruzione delle mura venete inizia nel 1561 e si conclude nel 1588, un’opera colossale caratterizzata da una grande attenzione architettonica e strategica.Nel corso degli anni, lo spalto ha subito varie trasformazioni e restauri. Durante il XIX secolo, con la caduta dell’Impero Austriaco, la città di Bergamo comincia a trasformarsi in un centro culturale e artistico. La postura strategica dello Spalto di Sant’Alessandro permette ancora oggi di ammirare il panorama circostante, un aspetto che non è passato inosservato dai visitatori nel corso dei secoli. Nel 1887, in occasione di un’importante ristrutturazione, furono realizzate opere di abbellimento, che hanno reso il luogo un punto di incontro per i cittadini e per i turisti.Proseguendo nel XX secolo, lo spalto continua a mantenere un’importanza strategica e culturale. Negli anni ’30, l’area circostante subisce un rinnovamento urbanistico che ne migliora l’accessibilità, e durante la Seconda Guerra Mondiale, le mura vengono utilizzate come rifugio. Oggi, lo Spalto di Sant’Alessandro non è solo un luogo di passaggio ma è diventato un simbolo della resilienza e della storia di Bergamo.Cosa osservareAppena ci avviciniamo allo Spalto di Sant’Alessandro, è impossibile non notare la sua imponente facciata. Le mura, costruite in pietra e mattoni, mostrano i segni del tempo, con le loro innumerevoli fessure e crepe che raccontano una storia secolare. Iniziamo il nostro percorso sulla parte panoramica, dove si può ammirare la vista spettacolare su Bergamo e sulla valle circostante. Durante le belle giornate, il panorama è particolarmente suggestivo, con le Alpi sullo sfondo.Spostiamoci ora in direzione del camminamento. Questo passaggio di guardia, con la sua superficie in pietra, consentiva ai soldati di monitorare le aree circostanti. È affascinante pensare a come, secoli fa, i soldati percorrevano questi stessi sentieri. A sinistra, si possono notare delle piccole aperture, antichi feritoie, utilizzate dai difensori per osservare e contrastare eventuali attacchi nemici.Continuando la visita, alla tua destra troviamo diverse sezioni delle mura che si sono conservate benissimo. Queste strutture mostrano le caratteristiche dell’architettura militare veneta, con merlature e torrette che innalzano la forza difensiva dell’intera struttura. Le torrette servivano non solo come punti di osservazione, ma anche come spazi strategici per il lancio di proiettili contro gli intrusi.Addentrandoci più in profondità, troverai un punto panoramico che offre un’affascinante vista su Piazza Vecchia e la Basilica di Santa Maria Maggiore. Immagina la vita della città nel secolo XVI, quando questi luoghi pulsavano di attività e il traffico di mercanti e artisti era incessante.Un altro elemento da osservare è la vegetazione che circonda lo spalto. Gli alberi e i giardini che si trovano qui non sono solo una meraviglia naturale, ma contribuiscono anche a creare un’atmosfera di tranquillità e riflessione. Alcuni di questi alberi sono secolari e meritano di essere ammirati per la loro imponenza.Non possiamo dimenticare di menzionare le sculture e i monumenti commemorativi che si trovano lungo il camminamento. Questi pezzi, databili a diverse epoche, raccontano le storie e le gesta di personaggi significativi della storia bergamasca. Ognuno di essi ha una sua narrazione, e osservandoli ci connettiamo alle vite dei nostri predecessori.Infine, prima di concludere la visita, prenditi un momento per assaporare la bellezza del tramonto. Lo Spalto di Sant’Alessandro offre uno dei migliori punti di osservazione per vedere come il sole si tuffa dietro le montagne, tingendo il cielo di sfumature dorate e rosate.Contesto e connessioniLo Spalto di Sant’Alessandro si trova nel quartiere di Città Alta, il cuore pulsante di Bergamo. Questo quartiere, con le sue strade acciottolate e i suoi edifici storici, è un crocevia di storia e cultura. A breve distanza, si trova la famosa Piazza Vecchia, che è un altro fulcro della vita bergamasca. Qui puoi ammirare il Palazzo della Ragione e la Torre Civica, un esempio di architettura medievale che merita una visita.Un altro luogo di interesse nelle vicinanze è la Basilica di Santa Maria Maggiore, un capolavoro dell’arte barocca, che ospita opere di artisti come Giovan Battista Guarinoni. La basilica non solo è un luogo di culto, ma è anche un’importante testimonianza della storia della città e delle sue influenze culturali.Se prosegui il tuo cammino, non dimenticare di visitare la Cappella Colleoni, un monumento funerario dedicato al condottiero Bartolomeo Colleoni. Questa cappella, costruita nel XV secolo, è un esempio straordinario di architettura rinascimentale e conserva all’interno opere di grande valore artistico.CuriositàUna delle curiosità sullo Spalto di Sant’Alessandro è il suo ruolo nella vita quotidiana di Bergamo. Prima dell’era moderna, questo luogo era un punto di ritrovo per i cittadini, dove si svolgevano eventi sociali e culturali. È riferibile che nei secoli passati, gli abitanti utilizzassero le mura come luogo di passeggio e incontro, costruendo una tradizione che continua oggi.Inoltre, il sistema delle mura venete, di cui lo spalto fa parte, è considerato uno degli esempi più significativi di fortificazioni rinascimentali in Europa. Questo fatto non solo ne sottolinea l’importanza storica, ma lo colloca anche in un contesto più ampio di studi architettonici e urbanistici.Infine, un altro aspetto interessante riguarda il restauro e la conservazione delle mura. Negli ultimi anni, sono stati effettuati lavori di restauro per preservare questo patrimonio, rendendo accessibile a tutti il conoscere e apprezzare la storia di Bergamo.Concludendo, ti invitiamo a scoprire altri tesori nelle vicinanze, come il Museo del Cinquecento e la Rocca di Bergamo, che insieme allo Spalto di Sant’Alessandro, offrono un viaggio indimenticabile attraverso la storia e la cultura. Buona esplorazione!
Leggi Tutto