Tempio di Ercole Vincitore

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Il Tempio di Ercole Vincitore, situato in piazza della Bocca della Verità a Roma, è uno dei monumenti più antichi della città, risalente al 120 a.C. Questo tempio circolare, spesso confuso in passato con il Tempio di Vesta a causa della sua forma, è un esempio straordinario di architettura romana con forti influenze greche. Commissionato dal mercante Marco Ottavio Erennio, il tempio era dedicato a Ercole, il protettore degli oleari, una corporazione di mercanti di olio d’oliva, e simbolo di forza e protezione per i commercianti. La posizione del tempio nel Foro Boario, un’area dedicata al commercio di bestiame, sottolinea l’importanza di Ercole come divinità associata al commercio e alla transumanza delle greggi. Il tempio è caratterizzato da una struttura monoptero, ovvero un edificio circolare con una sola fila di colonne. Ha un diametro di circa 14,8 metri ed è costruito in marmo pentelico, importato dalla Grecia. Le colonne, venti in totale, sono alte 10,6 metri e presentano capitelli corinzi. Questi elementi architettonici riflettono chiaramente l’influenza degli stili greci, in particolare del periodo tardo ellenistico. La costruzione del tempio è attribuita all’architetto greco Ermodoro di Salamina, noto per aver progettato altre importanti opere a Roma. La sua abilità è evidente nella precisione e nell’eleganza dei dettagli architettonici del tempio, che si distingue per la sua armonia e proporzione. La base del tempio è costituita da anelli di blocchi di cappellaccio e tufo di Grotta Oscura, materiali tipici della costruzione romana. Il tempio si erge su una fondazione solida che include un crepidoma, una base a gradini priva del tradizionale podio italico, caratteristica che denota l’influenza greca. La cella cilindrica, aperta verso est, era decorata con un alto zoccolo e affreschi, mentre il pavimento della cella presenta una favissa, un pozzo profondo a forma di tholos, utilizzato per conservare oggetti sacri. Durante l’epoca tiberiana, il tempio subì restauri significativi, soprattutto dopo l’inondazione del 15 d.C. Tali restauri garantirono la conservazione del tempio, che venne successivamente trasformato in chiesa nel Medioevo. Consacrato nel 1132 come Santo Stefano delle Carrozze, il tempio fu poi dedicato a Santa Maria del Sole nel XVII secolo, dopo il ritrovamento di un’immagine della Madonna nei pressi del Tevere. Il tempio ha ispirato molte chiese a pianta circolare durante il Rinascimento, testimoniando la sua importanza architettonica e culturale. L’edificio fu ufficialmente riconosciuto come monumento antico nel 1935 e ha subito ulteriori restauri, tra cui quelli operati da Giuseppe Valadier durante il governo francese di Roma (1809-1814). Valadier liberò il tempio dalle aggiunte medievali, restaurando il tetto e le colonne danneggiate. Oggi, il Tempio di Ercole Vincitore rappresenta un esempio eccezionale di architettura romana antica, combinando elementi greci e romani. La sua storia, che abbraccia oltre due millenni, riflette le trasformazioni politiche, religiose e culturali di Roma, rendendolo un sito di grande interesse per studiosi e visitatori. La sua posizione pittoresca accanto alla Cloaca Maxima e il Tempio di Portuno, nel cuore del Foro Boario, aggiunge ulteriore fascino a questo antico monumento. L’importanza storica e architettonica del Tempio di Ercole Vincitore lo rende una tappa imprescindibile per chi desidera esplorare le radici della grandezza romana e comprendere l’evoluzione della sua architettura attraverso i secoli.
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