Zoo di Vincennes

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Lo Zoo di Vincennes, ufficialmente noto come Parc Zoologique de Paris, è un’istituzione storica e scientifica situata nel dodicesimo arrondissement di Parigi, nei pressi del Bois de Vincennes. Fondato nel 1934, questo zoo è stato il primo in Francia a essere concepito come un “parco zoologico moderno”, con l’obiettivo di offrire un’esperienza educativa e naturalistica immersiva ai visitatori. Il parco copre una superficie di 14,5 ettari e ospita oltre 180 specie diverse, offrendo un viaggio attraverso vari ecosistemi e habitat del mondo. La creazione dello Zoo di Vincennes fu parte di un più ampio progetto di rinnovamento urbano e scientifico che mirava a modernizzare le strutture zoologiche esistenti e a promuovere la ricerca scientifica. Il progetto fu guidato da Charles Hummel e Léon Parvillée, sotto la direzione del Museo Nazionale di Storia Naturale. L’idea innovativa era quella di superare il concetto di “giardino zoologico” tradizionale, caratterizzato da gabbie e recinti, per creare un ambiente che riproducesse il più fedelmente possibile i luoghi naturali di origine degli animali. Questo approccio pionieristico si ispirava agli zoo di Berlino e di Londra, ma con un’impronta unica che integrava il paesaggio naturale del Bois de Vincennes. Una delle caratteristiche più distintive dello Zoo di Vincennes è la Grande Roccia, una struttura artificiale alta 65 metri che domina il parco. Questa “montagna” artificiale, progettata per ospitare colonie di uccelli marini e altri animali, è diventata un simbolo del parco e un punto di riferimento visibile da diverse parti di Parigi. La sua costruzione rappresentò una sfida ingegneristica per l’epoca e simboleggiava l’impegno del parco per l’innovazione e l’educazione ambientale. Nel corso degli anni, lo zoo ha subito diverse trasformazioni e ristrutturazioni. Negli anni ’90, le strutture originali cominciarono a mostrare segni di usura, e si rese necessario un intervento di ammodernamento. Dopo un lungo periodo di chiusura per lavori di ristrutturazione, lo zoo riaprì al pubblico nel 2014 con un nuovo layout e infrastrutture migliorate. La ristrutturazione, guidata da Bernard Tschumi e Jacqueline Osty, ha trasformato il parco in un moderno centro di conservazione e ricerca, mantenendo intatto il suo spirito originario. Lo Zoo di Vincennes è organizzato in cinque biozone, ognuna delle quali rappresenta un diverso ecosistema del pianeta: la Patagonia, la Savana-Sahel, l’Europa, la Guyana e il Madagascar. Questa suddivisione permette ai visitatori di immergersi in ambienti naturali ricostruiti con grande attenzione ai dettagli, osservando gli animali nel loro habitat quasi naturale. Le biozone ospitano una vasta gamma di specie, dai pinguini della Patagonia ai leoni della Savana, dai lemuri del Madagascar ai lupi europei. Il parco svolge un ruolo cruciale nella conservazione delle specie minacciate. Partecipando a programmi internazionali di riproduzione e reintroduzione, lo zoo contribuisce alla protezione e alla salvaguardia della biodiversità. Alcuni esempi notevoli includono il programma per la riproduzione della pantera di Amur, una delle specie di felini più minacciate al mondo, e il progetto per la reintroduzione del bisonte europeo nei suoi habitat naturali. Questi sforzi dimostrano l’impegno del parco nel promuovere la conservazione e la ricerca scientifica. Un aspetto interessante della storia dello zoo è il suo ruolo durante la Seconda Guerra Mondiale. Durante l’occupazione tedesca, lo zoo rimase aperto e continuò a svolgere la sua funzione educativa e scientifica, nonostante le difficoltà e le ristrettezze del periodo. Questo testimonia la resilienza dell’istituzione e il suo impegno costante nel promuovere la conoscenza e la protezione degli animali.
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