Chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza

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Rione VIII - Sant'Eustachio
La Chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza è uno dei più grandi capolavori dell’architettura barocca romana, frutto del genio innovativo di Francesco Borromini. Situata all’interno del cortile del Palazzo della Sapienza, sede dell’antica Università di Roma, la chiesa fu commissionata nel 1632 dal cardinale Francesco Barberini e completata nel 1660. Dedicata a Sant’Ivo, patrono degli avvocati, la chiesa rappresenta una perfetta sintesi di ingegno architettonico e simbolismo teologico. Borromini, noto per la sua creatività e il suo approccio non convenzionale all’architettura, progettò la chiesa con una pianta centrale a forma di stella a sei punte, combinando elementi geometrici complessi con significati simbolici profondi. La stella rappresenta la sapienza divina e richiama il simbolo della Trinità con i suoi triangoli intersecanti. La pianta esagonale con appendici concave e convesse crea un senso di movimento e dinamismo, caratteristiche distintive dello stile barocco. L’esterno della chiesa è caratterizzato da una facciata concava che sembra abbracciare i visitatori. La facciata è arricchita da lesene e decorazioni in stucco che guidano l’occhio verso l’alto, culminando nella lanterna a spirale della cupola. Questa lanterna, una delle più originali creazioni di Borromini, si ispira alla forma del Faro di Alessandria ed è simbolo della luce della conoscenza che illumina il cammino dei fedeli. All’interno, la chiesa è altrettanto straordinaria. La volta, decorata con stucchi e affreschi che rappresentano scene della vita di Sant’Ivo, offre uno spettacolo visivo di rara bellezza. L’altare maggiore, opera di Pierre Le Gros il Giovane, è ornato da una pala raffigurante Sant’Ivo realizzata da Pietro da Cortona e dai suoi allievi. L’interno è dominato dall’uso sapiente della luce naturale, che penetra dalle finestre della cupola e crea un gioco di chiaroscuro che esalta le forme architettoniche. La cupola stessa è un capolavoro di ingegneria e design. La sua forma elicoidale e la lanterna a spirale sono uniche nel loro genere e testimoniano l’audacia innovativa di Borromini. La lanterna, con il suo disegno complesso, non solo serve a portare luce all’interno della chiesa ma è anche un simbolo della sapienza divina che guida i fedeli verso la verità. La Chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza ha anche un’importanza storica notevole. Fu chiusa al culto dopo l’Unità d’Italia, ma fu riaperta grazie agli sforzi congiunti di Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI, e Angelo Roncalli, futuro papa Giovanni XXIII. Questo intervento non solo restituì alla comunità un importante luogo di culto, ma salvaguardò anche un pezzo fondamentale del patrimonio artistico e culturale di Roma.
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