Chiesa di Santa Maria in Cosmedin

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Rione XII - Ripa
La Chiesa di Santa Maria in Cosmedin, situata nel rione Ripa di Roma, è una delle più affascinanti testimonianze dell’architettura medievale della città. Costruita nel VI secolo sulle rovine del Tempio di Ercole Pompeiano nel Foro Boario, fu ampliata e decorata sotto Papa Adriano I tra il 772 e il 795, periodo durante il quale assunse il nome “Cosmedin”, derivato dal termine greco “kosmidion”, che significa ornamento. La facciata della chiesa, con il suo caratteristico portico a sette archi e il campanile romanico del XII secolo, è uno degli elementi più riconoscibili dell’edificio. Il campanile, in particolare, è uno dei più belli di Roma, e aggiunge un tocco di imponenza alla struttura. Sotto il portico si trova la famosa Bocca della Verità, un antico mascherone di marmo raffigurante un fauno, noto per la leggenda secondo cui chiunque mentisse con la mano nella sua bocca avrebbe rischiato di perderla. L’interno della chiesa è altrettanto affascinante. La navata centrale è fiancheggiata da colonne di marmo e granito di diversa provenienza, che dividono l’edificio in tre navate. La schola cantorum e il pavimento cosmatesco del XII secolo sono esempi straordinari dell’arte decorativa medievale. La schola cantorum, in particolare, è adornata con intricati intarsi di marmo, che creano motivi geometrici e floreali di grande bellezza. Tra gli elementi più preziosi all’interno della chiesa vi è il ciborio gotico realizzato da Deodato di Cosma nel 1249. Questo baldacchino sopra l’altare maggiore è un esempio straordinario di arte gotica, con le sue delicate decorazioni e l’uso del marmo bianco. L’altare maggiore stesso fu consacrato nel 1123 da Papa Callisto II, come parte dei lavori di ristrutturazione e abbellimento della chiesa. Un altro tesoro custodito nella chiesa è il cranio di San Valentino, il santo patrono degli innamorati, esposto in una teca di vetro. Questo reliquiario attira numerosi visitatori, soprattutto nel giorno di San Valentino, quando la chiesa diventa un luogo di pellegrinaggio per coppie e innamorati. La cripta, costruita sotto il papato di Adriano I, è un altro luogo di grande interesse. Questa piccola basilica sotterranea è suddivisa in tre navate da sei colonne senza basi, che si inseriscono direttamente nel pavimento. Alla base dell’altare della cripta si trova un antico miliario romano, utilizzato come altare per conservare le reliquie di Santa Cirilla. Le pareti della cripta sono decorate con affreschi e le sedici nicchie testimoniano l’importanza del luogo come sede di numerose reliquie. La storia della chiesa è segnata da numerosi eventi importanti. Durante il sacco di Roma del 1084 ad opera delle truppe normanne di Roberto il Guiscardo, la chiesa subì gravi danni, ma fu successivamente restaurata da Papa Gelasio II nel 1118. Tra il 1295 e il 1304, il cardinale Francesco Caetani intraprese ulteriori lavori di restauro, conferendo alla facciata la sua attuale forma “sgusciata” e aggiungendo un rosone al centro. Nel 1435, Papa Eugenio IV affidò la chiesa ai monaci benedettini dell’Abbazia di San Paolo fuori le Mura, che apportarono ulteriori modifiche e migliorie. Nel XVI secolo, sotto Papa Leone X, il titolo cardinalizio della chiesa fu ripristinato e la chiesa elevata a collegiata.
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