Piazza Maggiore (Bologna)
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Piazza Maggiore, situata nel cuore di Bologna, è il centro nevralgico della vita cittadina, nonché uno degli spazi pubblici più affascinanti d’Italia. La sua storia risale al XIII secolo, quando il Comune di Bologna iniziò ad acquistare case e terreni per creare un’ampia area destinata al mercato e alle attività pubbliche. Questo progetto ambizioso fu motivato dalla necessità di un luogo centrale che potesse ospitare la vita economica e sociale della città, liberando al contempo le chiese dall’onere di dover fungere da luoghi di scambio e commercio.
Il nome attuale, Piazza Maggiore, venne adottato solo nel XVI secolo, mentre precedentemente la piazza era conosciuta con altri nomi, tra cui Piazza del Comune. Durante l’occupazione austriaca, la piazza fu rinominata Piazza Vittorio Emanuele II, in onore del primo re d’Italia, ma nel 1945, con la fine della Seconda Guerra Mondiale, riprese il suo nome storico.
La piazza è circondata da alcuni degli edifici più importanti e rappresentativi della città. A ovest si trova il Palazzo d’Accursio, sede del municipio e del Museo Morandi, che prende il nome dal celebre pittore bolognese Giorgio Morandi. Questo palazzo, con le sue numerose sale affrescate e la maestosa Torre dell’Orologio, rappresenta un perfetto esempio di architettura civica medievale e rinascimentale.
A sud della piazza si erge la monumentale Basilica di San Petronio, una delle chiese gotiche più grandi del mondo, iniziata nel 1390 e mai completata secondo il progetto originale. La basilica, dedicata al patrono della città, San Petronio, custodisce numerosi tesori artistici, tra cui affreschi di Giovanni da Modena e una meridiana realizzata dall’astronomo Giovanni Domenico Cassini nel 1655.
Accanto alla basilica si trova il Palazzo dei Notai, costruito nel XIV secolo come sede dell’omonima corporazione. Questo edificio, con la sua facciata in mattoni e le finestre ad arco, è un altro esempio significativo dell’architettura gotica bolognese.
Sul lato orientale della piazza si trova il Palazzo dei Banchi, che chiude il lato verso il Mercato di Mezzo. Costruito nel XVI secolo su progetto di Jacopo Barozzi da Vignola, il palazzo presenta una facciata uniforme che nasconde la varietà di edifici retrostanti, unificando l’aspetto della piazza.
A nord, infine, sorge il Palazzo del Podestà, uno dei più antichi edifici della piazza, risalente al XIII secolo. Questo palazzo, sede delle magistrature cittadine, è sormontato dalla Torre dell’Arengo, dalla quale un tempo si suonava una campana per convocare i cittadini alle adunanze pubbliche.
Piazza Maggiore è anche famosa per il suo Crescentone, una grande piattaforma rialzata costruita nel 1934 che richiama la forma del tipico pane emiliano, la crescenta. Questo elemento architettonico è diventato un punto di riferimento per i bolognesi e un luogo di ritrovo informale.
Nel corso dei secoli, Piazza Maggiore ha ospitato numerosi eventi storici e culturali. Durante il Medioevo, era il cuore pulsante del mercato cittadino, dove mercanti e artigiani esponevano le loro merci. Oggi, la piazza continua a essere un vivace centro di attività, con eventi come il festival cinematografico “Sotto le stelle del cinema”, organizzato dalla Cineteca di Bologna, che ogni estate trasforma la piazza in un cinema all’aperto.
Piazza Maggiore non è solo un luogo di commercio e amministrazione, ma anche un simbolo della resilienza e della vitalità della città. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la piazza subì danni significativi, ma fu rapidamente restaurata, diventando un simbolo della rinascita post-bellica.
Oltre agli edifici storici e agli eventi culturali, Piazza Maggiore offre anche uno spaccato della vita quotidiana bolognese. È un luogo dove i cittadini si incontrano, passeggiano, si siedono ai tavolini dei caffè e godono dell’atmosfera unica di questa storica piazza. La sua posizione centrale e la sua accessibilità la rendono un punto di partenza ideale per esplorare Bologna e i suoi numerosi tesori nascosti.
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