Montmartre (Parigi)
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Montmartre, il leggendario quartiere di Parigi, è una fusione di storia, arte e cultura che si snoda sulle colline della capitale francese. Questo angolo affascinante della città, noto per la sua atmosfera bohémienne e i suoi stretti vicoli acciottolati, ha ospitato alcuni dei più grandi artisti del mondo e continua a essere un centro vibrante di creatività.
La storia di Montmartre risale all’epoca romana, quando la collina, conosciuta come Mons Martis (Monte di Marte), ospitava templi dedicati a Marte e Mercurio. Durante il Medioevo, divenne un villaggio noto per i suoi mulini a vento, molti dei quali ancora esistenti, come il celebre Moulin de la Galette. Fu nel XIX secolo che Montmartre iniziò a trasformarsi nel vivace centro artistico che conosciamo oggi. Attratti dai bassi costi degli affitti e dall’atmosfera libertaria, artisti come Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Henri de Toulouse-Lautrec e Vincent van Gogh fecero di Montmartre la loro casa.
La collina di Montmartre è dominata dalla Basilica del Sacro Cuore, costruita tra il 1875 e il 1914. Questo imponente edificio di marmo bianco, visibile da gran parte di Parigi, è sia un luogo di culto che un punto di osservazione mozzafiato sulla città. La basilica fu eretta come atto di penitenza dopo la guerra franco-prussiana e la Comune di Parigi, e oggi è una delle attrazioni turistiche più visitate della città.
Montmartre è anche famoso per i suoi cabaret storici, come il Moulin Rouge, inaugurato nel 1889, e il Lapin Agile, un punto di ritrovo per artisti e scrittori dell’epoca. Questi locali divennero i luoghi in cui fiorirono nuove forme di intrattenimento e arte, contribuendo alla fama bohémienne del quartiere.
Uno degli aspetti più affascinanti di Montmartre è la Place du Tertre, una piazza pittoresca dove artisti locali espongono e vendono le loro opere. Questo luogo incarna lo spirito artistico del quartiere, con pittori e ritrattisti che catturano l’essenza dei visitatori su tela. La Place du Tertre si trova a pochi passi dal Museo di Montmartre, che conserva opere di artisti come Renoir e Suzanne Valadon e offre uno sguardo sulla vita artistica della collina nel corso dei secoli.
Montmartre ha anche un lato oscuro, segnato da episodi di povertà e difficoltà. Durante la Belle Époque, molti artisti vivevano in condizioni precarie, trovando però ispirazione nelle strade animate e nei caffè del quartiere. Questo dualismo tra miseria e creatività ha contribuito a creare il mito di Montmartre come culla dell’arte moderna.
Negli anni ’20, Montmartre vide l’avvento di artisti come Pablo Picasso, che si trasferì al Bateau-Lavoir, un edificio fatiscente che divenne un laboratorio di idee rivoluzionarie. Qui nacquero movimenti artistici come il Cubismo, segnando un’epoca di intensa sperimentazione e innovazione.
La storia politica di Montmartre è altrettanto affascinante. Durante la Comune di Parigi nel 1871, Montmartre fu un centro di resistenza e rivolta. La collina, con la sua vista strategica sulla città, divenne un bastione per i comunardi. Questo spirito di ribellione è parte integrante dell’identità di Montmartre, che ha sempre mantenuto un’aria di indipendenza e anticonformismo.
La modernità non ha cancellato l’anima storica di Montmartre. Ogni anno, il quartiere celebra la vendemmia del suo vigneto urbano, un piccolo appezzamento che ricorda le antiche tradizioni vinicole della collina. Questa festa è un’occasione per i residenti e i visitatori di immergersi nelle tradizioni locali, degustando il vino prodotto direttamente a Montmartre.
Montmartre rimane un luogo di ispirazione continua. I suoi caffè, come il Café des Deux Moulins reso famoso dal film “Il favoloso mondo di Amélie”, e i suoi angoli nascosti sono frequentati da artisti contemporanei e turisti in cerca del fascino senza tempo di Parigi. Le strade di Montmartre, con le loro storie di creatività, passione e resistenza, continuano a pulsare di vita, mantenendo viva la leggenda di questo quartiere unico.
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