Palazzo Reale (Palais Royal) (Parigi)
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Il Palais-Royal, situato nel cuore di Parigi, accanto al Louvre, è uno degli edifici più storicamente e culturalmente significativi della città. Originariamente costruito nel 1636 per volere del cardinale Richelieu, fu inizialmente chiamato Palais-Cardinal. Alla morte di Richelieu nel 1642, l’edificio fu lasciato in eredità al re Luigi XIII e divenne noto come Palais-Royal.
Durante il XVII secolo, il Palais-Royal fu la residenza della regina madre Anna d’Austria e dei suoi figli, Luigi XIV e Philippe d’Orléans. In questo periodo, il palazzo fu un centro di intrighi politici e sociali. Anna d’Austria e il suo consigliere, il cardinale Mazarin, gestirono il regno da qui durante la minorità di Luigi XIV. Fu anche il rifugio di Henrietta Maria e Henrietta Anna Stuart, moglie e figlia di Carlo I d’Inghilterra, durante la guerra civile inglese.
Nel XVIII secolo, sotto il controllo di Philippe d’Orléans, il Palais-Royal divenne un vivace centro di vita sociale e culturale. Philippe, noto per il suo stile di vita sfarzoso e la necessità di raccogliere fondi, trasformò il palazzo in un complesso commerciale affittando le ali del palazzo per negozi e appartamenti. Questo periodo vide l’inaugurazione di teatri come la Comédie-Française e il Théâtre du Palais-Royal, che attrassero artisti e intellettuali di rilievo.
Durante la Rivoluzione Francese, il Palais-Royal giocò un ruolo cruciale come luogo di ritrovo per i rivoluzionari. I giardini divennero un punto d’incontro per discutere idee politiche e sociali, e il palazzo stesso fu testimone di importanti eventi rivoluzionari. Dopo la rivoluzione, la reputazione del palazzo cambiò, diventando noto per il gioco d’azzardo e le case di appuntamenti fino all’intervento di Luigi Filippo, che chiuse molti dei negozi a causa della loro cattiva fama.
Nel XIX secolo, il palazzo fu coinvolto nei disordini della Comune di Parigi del 1870, durante i quali subì un incendio. Successivamente, fu restaurato e destinato a uffici governativi, ruolo che continua a svolgere oggi ospitando il Consiglio di Stato, il Consiglio Costituzionale e il Ministero della Cultura.
Una delle caratteristiche distintive moderne del Palais-Royal sono le “Colonnes de Buren”, un’installazione artistica creata dall’artista francese Daniel Buren nel 1986. Questo insieme di colonne bianche e nere, situato nella Cour d’Honneur, ha suscitato controversie ma è diventato un simbolo iconico del palazzo.
I giardini del Palais-Royal, un’oasi di tranquillità nel frenetico centro di Parigi, sono un esempio di giardino formale francese con fontane, aiuole curate e alberi secolari. I giardini sono circondati da gallerie coperte che ospitano negozi di alta moda, antiquari e caffè storici come il famoso Café Kitsuné.
La storia architettonica del Palais-Royal è altrettanto affascinante. Il progetto originale di Jacques Lemercier fu ampliato nel corso dei secoli, con contributi di architetti come Pierre Contant d’Ivry e Victor Louis, che aggiunsero elementi neoclassici e teatrali. La fusione di stili architettonici riflette le diverse epoche e usi del palazzo, rendendolo un esempio di come l’architettura possa evolversi mantenendo la propria identità storica.
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