Museo del Aljube (Lisbona)
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Il Museu do Aljube – Resistência e Liberdade di Lisbona è una potente testimonianza della storia recente del Portogallo. Inaugurato il 25 aprile 2015, il museo è situato in un edificio che ha servito come prigione politica durante la dittatura di António de Oliveira Salazar. La sua missione è ricordare e documentare la lotta contro il regime dittatoriale che governò il Portogallo dal 1926 al 1974, omaggiando coloro che combatterono per la libertà e la democrazia.
L’edificio stesso del museo ha una storia lunga e complessa. Originariamente costruito in epoca moresca, il termine “Aljube” deriva dall’arabo e significa “pozzo secco”, un riferimento alla funzione di cisterna o prigione che ha mantenuto nel corso dei secoli. Nel XX secolo, il carcere di Aljube divenne tristemente noto per aver incarcerato oppositori politici, intellettuali e attivisti sotto il regime di Salazar. Le celle e i corridoi che un tempo ospitavano prigionieri politici sono ora trasformati in spazi espositivi che raccontano storie di resistenza e coraggio.All’interno del museo, i visitatori possono esplorare una varietà di esposizioni permanenti e temporanee che illustrano la repressione politica, la censura e le tecniche di sorveglianza utilizzate dal regime. La collezione include documenti, fotografie, oggetti personali e testimonianze che offrono un quadro vivido delle difficoltà e delle sofferenze patite da coloro che si opposero alla dittatura. Una delle esposizioni più toccanti è dedicata alle donne che furono imprigionate ad Aljube, evidenziando il loro ruolo cruciale nella lotta per la libertà.Particolarmente significativa è la sezione del museo che presenta le storie di coloro che furono vittime della PIDE (Polícia Internacional e de Defesa do Estado), la polizia segreta del regime. Questa sezione include documenti originali, registrazioni audio e video che testimoniano le torture e le persecuzioni subite dai prigionieri politici. I visitatori possono anche partecipare a ricostruzioni interattive di incontri clandestini e sessioni di stampa di materiali di propaganda, fornendo un’esperienza immersiva di quei tempi bui.Un altro punto di interesse del Museu do Aljube è la sezione dedicata alla Rivoluzione dei Garofani del 25 aprile 1974, che portò alla caduta della dittatura e all’instaurazione della democrazia in Portogallo. Questa rivoluzione non violenta è rappresentata attraverso una serie di fotografie iconiche, manifesti e filmati d’epoca che catturano l’entusiasmo e la speranza di quel periodo di trasformazione. La posizione del museo, vicino alla Cattedrale di Lisbona, aggiunge un ulteriore strato di significato storico. L’edificio, con le sue pareti spesse e le finestre sbarrate, si erge come un monito silenzioso delle atrocità del passato e un simbolo della resilienza del popolo portoghese. La visita al Museu do Aljube offre un’opportunità unica per riflettere sul valore della libertà e sul costo della sua conquista.
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