Museo del Louvre (Parigi)

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Il Museo del Louvre, uno dei musei più iconici e visitati al mondo, ha una storia ricca e complessa che risale al XII secolo, quando il Palazzo del Louvre era una fortezza medievale costruita per volere di Filippo Augusto. Col tempo, il palazzo fu trasformato in residenza reale da diversi sovrani, tra cui Carlo V e Francesco I, che vi conservarono le loro collezioni d’arte. Tuttavia, fu solo con la Rivoluzione Francese che il Louvre iniziò il suo percorso per diventare il museo che conosciamo oggi. Inaugurato ufficialmente nel 1793, il Museo del Louvre aprì le sue porte al pubblico come un segno tangibile del nuovo ordine repubblicano, proponendosi come il primo museo nazionale di proprietà del popolo. Le collezioni esposte provenivano dalle raccolte reali e dalle spoliazioni effettuate durante le campagne militari napoleoniche. Questo periodo di acquisizioni forzate permise al Louvre di arricchirsi di capolavori provenienti da tutta Europa, come le opere prelevate dalle chiese italiane e dalle collezioni austriache e tedesche, grazie all’opera di Vivant Denon, il primo direttore del museo. Dopo la sconfitta di Napoleone a Waterloo nel 1815, molte opere furono restituite ai legittimi proprietari, ma diverse rimasero in Francia, tra cui i celebri dipinti di Paolo Veronese. L’impronta napoleonica sul museo non si limita alle acquisizioni; durante il suo governo, la Grande Galerie fu ristrutturata per ospitare la collezione, diventando uno degli spazi espositivi più imponenti e suggestivi del museo. Nel corso del XIX secolo, il Louvre continuò a espandersi e ad arricchire le sue collezioni, non senza difficoltà e controversie. Il progetto di trasformazione del Louvre raggiunse uno dei suoi momenti più significativi negli anni ’80 del Novecento, con il presidente François Mitterrand che lanciò il progetto Grand Louvre. L’architetto Ieoh Ming Pei fu incaricato di progettare la famosa piramide di vetro e acciaio, inaugurata nel 1989. Questa struttura moderna, che funge da ingresso principale, suscitò inizialmente polemiche, ma col tempo è diventata uno dei simboli più riconoscibili del museo e di Parigi stessa. Oggi, il Louvre ospita circa 35.000 opere esposte, su un totale di oltre 300.000 oggetti, suddivise in varie sezioni tematiche: dalle antichità orientali, egizie, greche, romane ed etrusche, alla pittura, scultura, arti grafiche e arti islamiche. Tra le opere più celebri troviamo la Gioconda di Leonardo da Vinci, la Venere di Milo e la Vittoria di Samotracia. Il percorso espositivo del museo è un viaggio attraverso 7.000 anni di storia dell’arte, un’esperienza che richiederebbe giorni interi per essere apprezzata appieno. Aneddoti curiosi arricchiscono la storia del Louvre. Uno dei più noti riguarda il furto della Gioconda nel 1911, quando l’opera fu rubata da un ex impiegato del museo, Vincenzo Peruggia, che credeva di riportare il dipinto in Italia. Il furto attirò l’attenzione mondiale e la Gioconda fu ritrovata solo due anni dopo, aumentando la sua fama e il suo valore simbolico. Il Louvre continua a evolversi e ad adattarsi ai tempi moderni. Nel 2012 è stata inaugurata una sede distaccata, il Louvre-Lens, nel nord della Francia, per permettere una maggiore diffusione delle sue collezioni. Questo nuovo spazio espositivo rappresenta un ulteriore passo verso la democratizzazione dell’arte, avvicinando il pubblico a opere che altrimenti sarebbero rimaste nei depositi parigini.
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