Museo Storico Navale
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Il Museo Storico Navale di Venezia è uno dei musei più affascinanti e ricchi di storia della città, situato nel sestiere di Castello, vicino all’Antico Arsenale. Fondato nel 1919 dalla Regia Marina, questo museo offre un viaggio attraverso i secoli di storia marittima di Venezia, dalla Serenissima Repubblica fino ai giorni nostri.
L’edificio principale del museo, un granaio del XV secolo, ospita una collezione vasta e variegata distribuita su cinque piani. Ogni piano è dedicato a diversi aspetti della storia navale veneziana e italiana, creando un percorso espositivo che mescola reperti storici, modelli di navi, dipinti e documenti, offrendo una panoramica completa e coinvolgente della tradizione marittima.
All’ingresso del museo, i visitatori sono accolti da due pezzi iconici: il monumento funebre ad Angelo Emo, ultimo “Capitano da mar” della Marina veneziana, e un Siluro a Lenta Corsa della Seconda Guerra Mondiale, noto come “Maiale”. Questi due reperti rappresentano simbolicamente il legame tra la gloriosa storia navale della Serenissima e quella più recente della Marina Militare Italiana.
Il percorso espositivo inizia al piano terra, dove sono esposti numerosi cimeli e pezzi di artiglieria da nave e da fortezza, tra cui un imponente fanale di poppa di una galea veneziana del XVI secolo. Di grande interesse è anche la raccolta di diciotto plastici in legno di antiche fortezze veneziane dell’Adriatico e dell’Egeo, realizzati tra il XVI e il XVII secolo, che offrono una visione dettagliata delle capacità ingegneristiche e difensive di Venezia.
Salendo al primo piano, si entra nel cuore della storia marinara della Serenissima Repubblica. Qui si possono ammirare modelli di grande valore storico, come una ricostruzione dettagliata di una galea da guerra con i rematori al loro posto, una “galeazza” protagonista della vittoria di Lepanto nel 1571, e il famoso Bucintoro, la nave da cerimonia usata dal Doge per lo “sposalizio del mare”. Questi modelli non solo illustrano le capacità navali di Venezia, ma anche l’arte e la maestria con cui venivano costruite queste navi.
Il secondo piano è dedicato principalmente alla Marina Militare Italiana unitaria, con modelli, dipinti e cimeli che ne illustrano il percorso storico. Tra i pezzi esposti, spicca una collezione di modelli di navi da guerra e di sottomarini che testimoniano l’evoluzione tecnologica e strategica della marina italiana.
Al terzo piano, il museo offre una serie di sorprese. La sala delle gondole, tra cui spicca quella appartenuta a Peggy Guggenheim, miliardaria innamorata di Venezia, è solo uno degli esempi. Vi sono anche esposizioni di imbarcazioni caratteristiche della laguna veneta, una collezione di ex voto marinari e una raccolta di modelli di giunche cinesi, donate al museo da un collezionista francese. Questa diversità di reperti sottolinea l’importanza globale del commercio marittimo e gli scambi culturali che Venezia ha intrattenuto nel corso dei secoli.
L’ultimo piano, il quarto, ospita la Sala Svedese, che testimonia i buoni rapporti tra la Svezia e l’Italia e, in particolare, tra le loro marine. Vi si trova anche una preziosa collezione di conchiglie donata dalla stilista Roberta di Camerino, un’aggiunta insolita ma affascinante che arricchisce ulteriormente l’esperienza museale.
Un aneddoto interessante riguarda l’inclusione nel museo del sottomarino Enrico Dandolo, uno dei primi sottomarini costruiti in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Questo “killer submarine” della Guerra Fredda, noto per la sua silenziosità e manovrabilità, è ora ancorato nell’Arsenale di Venezia e può essere visitato, offrendo ai visitatori un’esperienza unica e immersiva nella storia della tecnologia navale.
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