Palazzo Giustiniani
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Il Palazzo Giustiniani, situato nel cuore di Roma in via della Dogana Vecchia, è un gioiello architettonico e storico che ha attraversato secoli di trasformazioni e ha ospitato eventi di rilevanza nazionale. La sua costruzione iniziò nel 1585 per volere di Monsignor Francesco Vento e fu probabilmente progettato dai fratelli Giovanni e Domenico Fontana. Nel 1590, l’edificio fu acquistato dalla famiglia Giustiniani, proveniente da Genova dopo la perdita dell’isola di Chio a causa della conquista turca. La famiglia ampliò il palazzo, avvalendosi anche del talento di Francesco Borromini, sebbene i lavori siano stati completati dopo la sua morte sotto la direzione di Sebastiano Fonti e Domenico Legendre.
Un punto saliente della storia del Palazzo Giustiniani è la sua eccezionale collezione d’arte, raccolta dal marchese Vincenzo Giustiniani. Questa includeva oltre 1600 pezzi di sculture antiche e opere di maestri come Caravaggio, Raffaello, Giorgione e Tiziano. Un’opera notevole era la statua della Minerva Giustiniani, una copia romana del II secolo d.C., che affascinò Johann Wolfgang von Goethe durante il suo viaggio in Italia nel 1787. Purtroppo, nel corso dell’Ottocento, la collezione fu dispersa a causa di vendite e spoliazioni, e la statua della Minerva fu infine acquistata dai Musei Vaticani.
Un altro ambiente di rilievo del palazzo è la Sala Zuccari, situata al primo piano e interamente decorata ad affresco. Originariamente attribuita a Federico Zuccari, recenti studi indicano che gli affreschi siano opera di Antonio Tempesta e Pietro Paolo Bonzi. La sala, utilizzata per convegni e mostre, è decorata con storie della vita di Salomone e rappresentazioni delle quattro virtù a lui attribuite. Le decorazioni includono anche arazzi seicenteschi, realizzati nelle arazzerie medicee e recentemente restaurati.
Durante il periodo della famiglia Giustiniani, il palazzo divenne un centro di cultura e collezionismo. Il marchese Vincenzo, in particolare, fu un mecenate appassionato, che contribuì a trasformare il palazzo in una galleria d’arte vivente. Dopo vari passaggi di proprietà, nel 1898 il palazzo fu affittato al “Grande Oriente d’Italia” della Massoneria e, nel 1926, venne concesso al Senato della Repubblica Italiana.
Il Palazzo Giustiniani ha un’importanza particolare anche nella storia recente d’Italia. Dopo il 2 giugno 1946, fu sede del Capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, e nella biblioteca del palazzo, il 27 dicembre 1947, fu firmata la Costituzione della Repubblica Italiana. Oggi, il palazzo è sede della Presidenza del Senato e ospita vari uffici istituzionali, oltre a essere un luogo di rappresentanza.
Dal punto di vista architettonico, il palazzo conserva elementi di grande pregio, come il cortile interno dove sono esposti rilievi e sculture della collezione Giustiniani. L’atrio e il cortile furono ristrutturati nel 1678 sotto la direzione di Domenico Legendre, che collocò le opere d’arte in modo da creare un percorso museale all’interno del palazzo stesso. Il complesso architettonico del palazzo include anche resti delle antiche Terme Neroniane, confermati dagli scavi effettuati sotto l’edificio.
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