Palazzo Morando (Milano)

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Palazzo Morando, situato in via Sant’Andrea a Milano, è un edificio storico che rappresenta un esempio affascinante dell’architettura barocca lombarda. Costruito nel XVI secolo e ristrutturato nel XVIII secolo, il palazzo ha ospitato diverse famiglie nobili milanesi, tra cui i Casati e i Villa. La famiglia Casati fu la prima a lasciare un segno significativo sull’edificio, decorando alcuni dei saloni con soffitti a cassettoni dipinti e fregi con amorini, datati 1651. Tuttavia, furono i Villa a imprimere un’impronta duratura sul palazzo, soprattutto grazie a Giovanni Villa, che nel XVIII secolo commissionò importanti lavori di abbellimento per adeguare la dimora al gusto del barocchetto lombardo dell’epoca. La trasformazione del palazzo si deve soprattutto ai lavori di Giovanni Villa, che non solo acquisì il feudo di Grezzago nel 1750, ma anche sposò Maria Pusterla, appartenente a un’antica e nobile famiglia milanese. Questo matrimonio segnò l’inizio di una serie di interventi che conferì al palazzo il suo aspetto attuale, con interni riccamente decorati e un’impronta barocca evidente in ogni dettaglio. Uno degli elementi più distintivi di Palazzo Morando è il monumentale scalone a doppia rampa, con una balaustra a volute rococò, che introduce i visitatori negli spazi interni. Tra gli ambienti di maggiore interesse artistico si trovano la Sala dell’Olimpo, con decorazioni attribuite a Giovanni Antonio Cucchi che celebrano le nozze tra Giovanni Villa e Maria Pusterla, il Salottino Dorato, la sala Egizia con un pavimento a mosaico a motivi egizi e classicheggianti, e la sala d’Ercole, con un affresco di Giovan Battista Ronchelli. Nel 1909, il palazzo fu acquistato dai coniugi Gian Giacomo e Lydia Morando Attendolo Bolognini. Alla morte di Lydia, nel 1945, l’edificio fu donato al Comune di Milano. Durante il dopoguerra, il palazzo divenne sede del Museo di Milano, dopo che la precedente sede di Palazzo Sormani fu distrutta dai bombardamenti. Oggi, il museo ospita la collezione Costume Moda Immagine, che raccoglie abiti e accessori di moda, oltre a opere d’arte legate alla storia della città. Un’ulteriore attrazione di Palazzo Morando è la Galleria Cinese, che espone porcellane e ceramiche cinesi della collezione Morando. Questo spazio, insieme agli altri ambienti del palazzo, offre ai visitatori un viaggio attraverso la storia dell’arte e della moda milanese, rappresentando un punto di incontro tra passato e presente. La storia di Palazzo Morando riflette le trasformazioni politiche e sociali di Milano nel corso dei secoli. Da residenza nobiliare a sede di un museo, l’edificio ha saputo adattarsi ai cambiamenti, mantenendo però intatta la sua bellezza e il suo fascino. Ogni sala, ogni dettaglio architettonico racconta una parte della storia della città, offrendo ai visitatori uno spaccato unico della vita milanese. Il palazzo ospita anche opere d’arte donate dalla duchessa Eugenia Litta Visconti Arese, tra cui la famosa scultura romantica “La preghiera del mattino” di Vincenzo Vela, commissionata nel 1846 dal duca Giulio Litta, marito di Eugenia. Questo contributo arricchisce ulteriormente la collezione del museo, rendendo Palazzo Morando un vero e proprio scrigno di tesori artistici.
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