Palazzo Senatorio

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Palazzo Senatorio, situato sulla sommità del Campidoglio, è uno dei simboli più distintivi del potere civile di Roma. La sua storia complessa e stratificata riflette l’evoluzione architettonica e politica della città, dai tempi antichi fino ai giorni nostri. Costruito tra il XII e il XIII secolo sulle rovine del Tabularium romano, il palazzo ha svolto un ruolo centrale nella vita amministrativa di Roma sin dal 1144, quando divenne la sede del Comune di Roma e del Senatore, l’autorità preposta all’amministrazione della giustizia e degli interessi cittadini. L’architettura del Palazzo Senatorio è un affascinante miscuglio di stili e periodi storici. Inizialmente, il palazzo presentava una serie di logge con archi a tutto sesto disposti su tre livelli, che si affacciavano sulla futura Piazza del Campidoglio. Queste logge erano decorate con colonne ioniche riciclate da edifici antichi, segno della continua interazione tra antico e moderno che caratterizza l’intero complesso. Durante il XIV secolo, il palazzo fu trasformato in una sorta di fortezza, con l’aggiunta di torri difensive commissionate dai papi Bonifacio IX, Martino V e Niccolò V. La torre medievale, visibile ancora oggi, è un ricordo di questi periodi turbolenti. Un momento cruciale nella storia del palazzo fu l’intervento di Michelangelo Buonarroti, tra il 1542 e il 1554. Michelangelo ridisegnò la facciata del palazzo e progettò la monumentale doppia rampa di scale che oggi costituisce uno degli elementi più iconici della struttura. Questa scala non solo serviva da accesso alla nuova sala del Senatore, ma fungeva anche da elegante collegamento plastico tra la piazza e il palazzo, e come scenario architettonico per le due colossali statue antiche del Nilo e del Tevere. Il progetto di Michelangelo per la Piazza del Campidoglio, che includeva il Palazzo Senatorio, fu completato da Giacomo della Porta, che ne proseguì la visione con dettagli e abbellimenti. Martino Longhi il Vecchio completò la grande torre campanaria tra il 1578 e il 1582, aggiungendo un ulteriore strato di magnificenza al palazzo. La torre campanaria, sormontata dalla statua della Dea Roma, funge da punto di riferimento visivo e simbolico, rappresentando l’antico legame della città con il suo glorioso passato. Oltre alla sua funzione architettonica, il Palazzo Senatorio ha una rilevanza storica e politica significativa. Nel 1143, l’istituzione del Comune di Roma rappresentò un tentativo di autonomia politica dai poteri papali, un movimento che fu segnato dalla simbolica suonata della campana “Patarina” dalla torre del palazzo. Questa campana, che segnava le riunioni del consiglio comunale, divenne un simbolo della lotta per l’autogoverno e della resistenza alle interferenze papali. Il palazzo, grazie alla sua posizione strategica sul Campidoglio, ha sempre goduto di una vista privilegiata sulla città, un fattore che ha contribuito alla sua importanza storica. Il Campidoglio stesso, con la sua complessa stratificazione di strutture antiche e moderne, rappresenta un microcosmo della storia di Roma, dove ogni pietra racconta una storia di potere, arte e cultura. La facciata posteriore del palazzo, visibile dal Foro Romano, rivela ancora oggi i blocchi di tufo e peperino utilizzati per la costruzione del Tabularium nel I secolo a.C. Questi dettagli architettonici offrono una finestra sul passato della città e mostrano come le strutture moderne si sovrappongano ai resti antichi, creando una narrazione continua della storia urbana.
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