Parco di San Gregorio al Celio
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Il Parco di San Gregorio al Celio è un luogo di grande interesse storico e archeologico, situato nel cuore di Roma, tra il Colosseo e il Circo Massimo. Questo parco offre ai visitatori un’oasi di verde e tranquillità, ma anche una ricca testimonianza delle stratificazioni storiche che caratterizzano la città eterna.
Il parco prende il nome dalla vicina Chiesa di San Gregorio Magno al Celio, fondata nel VI secolo da Papa Gregorio I, conosciuto come Gregorio Magno. La chiesa fu costruita sul sito della casa paterna di Gregorio, trasformata in un monastero benedettino. Nei secoli successivi, l’edificio subì numerosi interventi e ampliamenti, in particolare nel XVII secolo, quando fu ricostruito con una facciata barocca progettata da Giovanni Battista Soria e finanziata dal cardinale Scipione Borghese. La facciata e l’atrio, che ospita tombe e monumenti, rappresentano un esempio significativo dell’architettura barocca romana.Il Parco di San Gregorio al Celio non è solo un’area verde, ma un vero e proprio museo a cielo aperto. Ospita importanti reperti archeologici, tra cui i resti del Tempio di Claudio, un imponente edificio del I secolo d.C. dedicato all’imperatore Claudio divinizzato. Il tempio, originariamente composto da un vasto podio e numerose colonne, fu in parte distrutto nel corso dei secoli, ma le rovine ancora visibili testimoniano la grandiosità del progetto originale.Passeggiando per il parco, si possono ammirare i resti delle antiche mura romane e numerose sculture e frammenti architettonici. Questi reperti, disseminati tra gli alberi e i sentieri, offrono uno spaccato della Roma antica e della sua evoluzione nel corso dei millenni. L’area verde che oggi vediamo è il risultato di trasformazioni che risalgono al XVI secolo, quando la famiglia Cornovaglia acquistò la zona e la trasformò in un vigneto. Durante l’occupazione napoleonica, il parco subì ulteriori modifiche, con la terra proveniente dagli scavi del Colosseo e del Foro Romano che fu utilizzata per livellare il terreno.Nel XIX secolo, Papa Gregorio XVI decise di trasformare l’area in un giardino pubblico, noto allora come Orto Botanico. Questa decisione rifletteva una crescente sensibilità verso la conservazione degli spazi verdi urbani e la valorizzazione del patrimonio archeologico. Il parco divenne così un luogo di svago per i romani, ma anche un punto di riferimento per gli studiosi e gli appassionati di archeologia.Il Parco di San Gregorio al Celio è facilmente accessibile grazie alla sua posizione centrale e alla vicinanza con importanti siti turistici come il Colosseo e il Circo Massimo. Questa posizione strategica lo rende una tappa ideale per chi desidera esplorare la Roma antica e godersi un po’ di tranquillità in mezzo alla natura.
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