Sainte-Chapelle (Parigi)
Europa,
Francia,
citta,
I arrondissement
La Sainte-Chapelle, situata nel cuore dell’Île de la Cité a Parigi, è una delle gemme più preziose dell’architettura gotica. Costruita nel XIII secolo per volere di Luigi IX, noto come San Luigi, la cappella era destinata a custodire le reliquie della Passione di Cristo, tra cui la celebre Corona di Spine. Questo monumento non è solo un capolavoro artistico, ma anche un simbolo di devozione religiosa e di potere reale.
La costruzione della Sainte-Chapelle iniziò nel 1242 e fu completata in un tempo record di sette anni, nel 1248. L’architetto Pierre de Montreuil fu probabilmente responsabile del progetto, anche se i documenti dell’epoca non sono chiari al riguardo. La cappella fu progettata per essere un reliquiario monumentale, un luogo che potesse degnamente ospitare le sacre reliquie che Luigi IX aveva acquisito a caro prezzo dai Bizantini.
Dal punto di vista architettonico, la Sainte-Chapelle è un esempio sublime del gotico rayonnant, uno stile caratterizzato da una straordinaria leggerezza e luminosità. La cappella è composta da due livelli: la cappella inferiore, destinata al personale del palazzo reale, e la cappella superiore, riservata al re e alla sua famiglia. È la cappella superiore, con le sue vetrate straordinarie, che costituisce il vero capolavoro del monumento.
Le vetrate della Sainte-Chapelle sono tra le più importanti al mondo e coprono una superficie di circa 618 metri quadrati. Queste vetrate, realizzate tra il 1242 e il 1248, raccontano storie bibliche dall’Antico e dal Nuovo Testamento in un’incredibile esplosione di colori. Ogni pannello è composto da migliaia di pezzi di vetro colorato, disposti in modo da creare scene dettagliate e narrative. La luce che penetra attraverso queste vetrate crea un’atmosfera di spiritualità e meraviglia, trasportando i visitatori in un mondo di bellezza celestiale.
La Sainte-Chapelle ha avuto un ruolo cruciale anche dal punto di vista politico. Luigi IX, che fu canonizzato nel 1297, utilizzò la cappella come un modo per legittimare il suo potere e per dimostrare la sua devozione e pietà. La presenza delle reliquie sacre rafforzava l’autorità del re, ponendolo come un mediatore tra Dio e il suo popolo. La cappella era quindi non solo un luogo di culto, ma anche uno strumento di propaganda politica.
Nel corso dei secoli, la Sainte-Chapelle ha subito varie vicissitudini. Durante la Rivoluzione Francese, molte delle sue reliquie furono disperse e la cappella stessa fu danneggiata. Fortunatamente, grazie agli sforzi di restauro del XIX secolo, guidati da Eugène Viollet-le-Duc, la cappella fu riportata al suo antico splendore. Oggi, la Sainte-Chapelle è una delle attrazioni turistiche più visitate di Parigi, attirando milioni di visitatori ogni anno.
Un aneddoto interessante riguarda l’acquisizione delle reliquie da parte di Luigi IX. Si dice che il re abbia pagato una somma esorbitante, equivalente a circa metà del reddito annuale del regno, per ottenere la Corona di Spine e altre reliquie della Passione. Per Luigi IX, queste reliquie non avevano solo un valore religioso, ma anche un significato politico, in quanto simbolizzavano il ruolo della Francia come “figlia primogenita della Chiesa” e baluardo della cristianità.
Leggi Tutto