Villa Blanc

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Villa Blanc è un magnifico esempio di architettura eclettica situata lungo la Via Nomentana a Roma. La villa fu costruita nel 1896 su progetto dell’architetto Giacomo Boni per il barone Alberto Blanc, un importante diplomatico e senatore del Regno d’Italia. La residenza, circondata da un vasto parco di circa 39.000 metri quadrati, è caratterizzata da uno stile che anticipa il Liberty, con una combinazione armoniosa di elementi classici e innovazioni tecniche. La villa sorge su un’area precedentemente occupata da una vigna e un “casino per delizie” costruito dal marchese Lorenzo Lezzani nel XIX secolo. Quando Blanc acquistò la proprietà nel 1893, incaricò Boni di trasformare l’edificio esistente in una residenza di rappresentanza. Il progetto di Boni, realizzato insieme all’ingegnere Francesco Mora, sfruttò materiali come ferro, ghisa, legno, ceramica, marmo e granito per creare una struttura complessa e affascinante, caratterizzata da una volumetria irregolare e da dettagli decorativi di grande pregio. Il parco di Villa Blanc è arricchito da numerose specie vegetali, molte delle quali esotiche, che contribuiscono a creare un’atmosfera unica. Tra le strutture presenti nel parco, spiccano le serre e la casa del custode, aggiunte tra il 1924 e il 1928, che testimoniano l’attenzione ai dettagli e la cura del paesaggio tipica delle residenze di lusso dell’epoca. Uno degli elementi più caratteristici della villa è il loggiato con cariatidi ispirate all’Eretteo di Atene, decorato con metope in ceramica policroma raffiguranti motivi naturalistici. Questo spazio, insieme alla sala da ballo con colonne in ghisa e vetrate, rappresenta uno dei capolavori creativi di Boni. La sala da pranzo, con soffitto a cassettone e pareti ornate da stucchi, è arricchita da un camino in marmo tardo quattrocentesco, un elemento di grande eleganza proveniente dal mercato antiquario. Il giardino d’inverno, considerato uno dei più grandi d’Europa, è un altro punto forte della villa. Decorato con voltine metalliche, fu allestito con migliaia di bulbi di tulipano provenienti dalla città olandese di Haarlem, oltre a lillà e rose-azalee, creando un ambiente floreale straordinario. Dopo la morte di Alberto Blanc nel 1904, la villa passò ai suoi eredi, ma nel corso del XX secolo subì vari cambiamenti di proprietà e destinazione d’uso. Nel 1950 fu acquistata dalla Società Generale Immobiliare e successivamente, negli anni ’70, fu oggetto di una controversa vendita all’ambasciata della Repubblica Federale Tedesca, mai concretizzatasi a causa di vincoli urbanistici. Nel 1997, l’Università LUISS acquistò Villa Blanc in un’asta pubblica, con l’intento di trasformarla in un campus universitario. Tra il 2011 e il 2017, la villa e il parco furono oggetto di un importante intervento di restauro e riqualificazione, sotto la supervisione dell’architetto Massimo Picciotto. Questo progetto, del valore di 25 milioni di euro, ha riportato la villa al suo splendore originale, recuperando le decorazioni e le strutture interne ed esterne secondo le prescrizioni delle Soprintendenze per i beni archeologici, architettonici e culturali. Il restauro ha incluso il recupero della scala con le cariatidi e della balaustra con le colonnine lisce e tortili alternate, che erano state trafugate durante gli anni di abbandono della villa. La riapertura del parco al pubblico nel 2018 ha rappresentato un momento importante per la comunità, restituendo alla città un’area verde di grande valore storico e ambientale. Oggi, Villa Blanc è sede della LUISS Business School e ospita eventi accademici e culturali, continuando a essere un punto di riferimento per la città di Roma.
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