Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola

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Rione III - Colonna
La Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio, situata nel centro di Roma, è un capolavoro barocco costruito tra il 1626 e il 1650. Dedicata a Sant’Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, fu finanziata dal cardinale Ludovico Ludovisi. L’architetto principale fu Orazio Grassi, un gesuita noto anche per le sue dispute con Galileo Galilei. La facciata della chiesa, attribuita a Alessandro Algardi, è suddivisa in due ordini e presenta un ingresso principale fiancheggiato da colonne corinzie. All’interno, la chiesa ha una pianta a croce latina con sei cappelle laterali e ospita numerose opere d’arte, tra cui spiccano gli affreschi di Andrea Pozzo. Uno dei capolavori di Pozzo è la volta della navata principale, dove è raffigurata una straordinaria illusione prospettica che simula l’apertura del soffitto verso il cielo, con Sant’Ignazio che ascende verso la gloria. Un altro elemento notevole è la falsa cupola dipinta, creata da Pozzo per sopperire alla mancanza di una vera cupola in muratura, dovuta a vincoli economici e al desiderio degli abitanti locali di non oscurare la luce solare. La chiesa ospita anche importanti sepolture, tra cui quelle di santi come Luigi Gonzaga, Roberto Bellarmino e Giovanni Berchmans, tutti membri della Compagnia di Gesù. La chiesa fu costruita per servire gli studenti del Collegio Romano e non per il culto pubblico, motivo per cui la decorazione delle cappelle laterali fu realizzata dagli stessi gesuiti. Le cappelle laterali sono adornate con opere di vari artisti, tra cui Pierre de Lattre, Francesco Trevisani e Pierre Legros. Il monumento funebre di papa Gregorio XV, realizzato da Pierre Legros, si trova nella cappella Ludovisi. Oltre all’arte visiva, la chiesa è nota per il suo organo a canne, costruito dalla Pontificia Fabbrica d’organi Tamburini nel 1935, che sostituì uno strumento precedente. L’organo attuale, con 53 registri, è collocato sulle pareti laterali dell’abside e continua a essere utilizzato per le celebrazioni liturgiche.
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