Archiginnasio di Bologna

Europa,
Italia,
Bologna,
Santo Stefano
L’Archiginnasio di Bologna, uno dei simboli più importanti della città, è una testimonianza vivente della sua ricca storia accademica e culturale. Costruito tra il 1562 e il 1563 su progetto dell’architetto Antonio Morandi, noto come il Terribilia, l’edificio fu commissionato da Papa Pio IV e dal Cardinale Carlo Borromeo. L’intento era quello di creare un’unica sede per l’insegnamento delle diverse discipline universitarie, che fino ad allora erano sparse in vari luoghi della città. Questa innovazione rispecchia l’importanza crescente dell’Università di Bologna, considerata la più antica università del mondo occidentale, fondata nel 1088. L’edificio dell’Archiginnasio è strutturato su due piani, con un ampio portico e un cortile centrale adornato da logge su due livelli. Al centro del cortile si trova la Cappella di Santa Maria dei Bulgari, che deve il suo nome a una chiesa preesistente. Il palazzo è famoso per la sua decorazione interna, caratterizzata da numerosi stemmi e iscrizioni che celebrano i professori e gli studenti illustri dell’università. Questi stemmi, che rappresentano il più grande complesso araldico murale del mondo, sono sopravvissuti alla distruzione della Repubblica Cisalpina del 1797 e ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Uno degli elementi più affascinanti dell’Archiginnasio è il Teatro Anatomico, costruito nel 1637 da Antonio Levante. Questa sala, interamente rivestita in legno di abete e decorata con statue, era utilizzata per le lezioni di anatomia. Le statue dei “Spellati” (uomini scorticati) di Ercole Lelli, poste ai lati della cattedra del professore, sono tra le più notevoli per la loro precisione anatomica e per il loro valore artistico. Le statue dei medici illustri, tra cui quelle di Ippocrate e Galeno, adornano le pareti, mentre una statua unica raffigura Gaspare Tagliacozzi, pioniere della rinoplastica, con un naso in mano. Il Teatro Anatomico ha subito gravi danni durante i bombardamenti del 1944, ma è stato meticolosamente restaurato nel dopoguerra, permettendo ai visitatori di oggi di ammirare la sua bellezza originaria. Questa sala non è solo un simbolo del progresso scientifico dell’epoca, ma anche un esempio del connubio tra arte e scienza tipico del Rinascimento. Il piano superiore dell’Archiginnasio ospita le antiche aule di studio dei giuristi e degli artisti. La Sala dello Stabat Mater, così chiamata in onore della prima esecuzione nazionale dell’omonima opera di Gioachino Rossini nel 1842, è una delle sale principali, insieme alla Sala di Lettura dell’attuale Biblioteca Comunale. Questa biblioteca, la più grande dell’Emilia-Romagna, conserva un vasto patrimonio di testi e manoscritti antichi, tra cui circa 35.000 volumi manoscritti e incunaboli. La collezione spazia dalla storia alla filosofia, dalla scienza politica alla letteratura, e include una sezione dedicata alla cultura bolognese. L’Archiginnasio ha cessato di essere la sede dell’università nel 1803, quando le attività accademiche furono trasferite a Palazzo Poggi. Dal 1838, l’edificio ospita la Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, che continua a svolgere un ruolo cruciale nella vita culturale della città, organizzando eventi, mostre e conferenze che attirano studiosi, studenti e turisti da tutto il mondo. La costruzione dell’Archiginnasio rappresenta un periodo di grande rinnovamento urbanistico per Bologna, parallelo alla realizzazione della Fontana del Nettuno e alla ristrutturazione di Piazza Maggiore. L’importanza storica e architettonica dell’edificio, con le sue eleganti logge, i dettagli rinascimentali e l’incredibile patrimonio culturale, lo rende una tappa obbligata per chiunque visiti Bologna.
Leggi Tutto