Chiesa di Santa Maria in Aquiro
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Rione III - Colonna
La Chiesa di Santa Maria in Aquiro, situata in Piazza Capranica a Roma, è un edificio di culto cattolico con una storia che risale almeno all’VIII secolo. La sua costruzione iniziale è attribuita a papa Gregorio III, che la restaurò significativamente tra il 731 e il 741, trasformando un piccolo oratorio preesistente.
La chiesa ha subito numerosi restauri e ricostruzioni nel corso dei secoli. Nel 1389, papa Urbano VI la nominò Santa Maria della Visitazione. Nel XVI secolo, fu affidata alla Confraternita degli Orfani, che la ricostruì in stile rinascimentale intorno al 1590 sotto la supervisione del cardinale Anton Maria Salviati. Durante questo periodo furono create due nuove strutture assistenziali: l’Orfanotrofio di Santa Maria in Aquiro e il Collegio Salviati.
La facciata attuale, completata da Pietro Camporese nel 1774, presenta elementi tipici dell’architettura barocca, con decorazioni sobrie e armoniose che si integrano perfettamente nel contesto urbano. Tra il 1861 e il 1866, la chiesa fu ulteriormente restaurata dall’architetto Gaetano Morichini, che ne migliorò la struttura e l’aspetto estetico.
L’interno della chiesa è altrettanto ricco di storia e arte. Prima del restauro del 1590, la chiesa presentava un unico abside e due altari minori, consacrati rispettivamente nel 1179 e nel 1295, con navate divise da sedici colonne. Sotto l’abside principale, un disegno bizantino in mosaico, riscoperto nel XIX secolo, testimonia l’antichità e la continuità della devozione mariana in questo luogo. L’opera d’arte più importante della chiesa è un dipinto del XIV secolo raffigurante la Madonna col Bambino e Santo Stefano.
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