Palazzo Bentivoglio (Bologna)
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Palazzo Bentivoglio, situato in Via delle Belle Arti a Bologna, è un esempio eccezionale di architettura rinascimentale e barocca, che racconta la storia di una delle famiglie più influenti della città. Il palazzo fu edificato a partire dal 1551 per volere di Costanzo Bentivoglio, un discendente di un ramo collaterale della famiglia Bentivoglio, che cercava di ricostruire il prestigio familiare dopo la distruzione del primo Palazzo Bentivoglio nel 1507.
La famiglia Bentivoglio, originaria del castello omonimo nei pressi di Bologna, divenne una delle più potenti della città durante il Quattrocento. Il primo palazzo, situato in Via San Donato (oggi Via Zamboni), fu costruito su iniziativa di Sante Bentivoglio e completato da Giovanni II Bentivoglio. Questo imponente edificio, con una facciata di 30 metri e lati lunghi oltre 140 metri, era una dimora sontuosa con 244 stanze, riccamente decorate e adibite a ricevimenti e feste fastose. Tuttavia, nel 1507, il palazzo fu distrutto dalla popolazione in rivolta, con il supporto di Papa Giulio II, che vedeva i Bentivoglio come tiranni.
Il nuovo Palazzo Bentivoglio, costruito circa 50 anni dopo, fu progettato dall’architetto Bartolomeo Triachini e completato da Giovanni Battista Falcetti nel XVII secolo. L’edificio presenta un ampio cortile interno circondato da una doppia loggia, basata sui disegni di Domenico Tibaldi. Gli interni del palazzo sono ornati con soffitti e fregi della scuola tibaldiana, e una grande galleria affrescata in chiaroscuro da Antonio Bonetti, con sculture di Ubaldo Gandolfi, aperta al pubblico nel 1769 quando il senatore Fulvio Bentivoglio divenne Gonfaloniere di Bologna.
Nel corso dei secoli, Palazzo Bentivoglio ha subito diversi interventi di restauro, l’ultimo dei quali ha interessato gli spazi sotterranei, restituendo loro l’antico splendore e adattandoli a ospitare eventi culturali e mostre d’arte. Tra le mostre recenti, particolarmente degna di nota è quella dedicata a Luigi Ghirri e Giorgio Morandi, due giganti dell’arte fotografica e pittorica italiana del XX secolo.
Il palazzo non è solo un simbolo della grandezza passata della famiglia Bentivoglio, ma anche un centro culturale vivo e dinamico, che ospita regolarmente esposizioni, conferenze e attività artistiche. Questa trasformazione lo rende un punto di riferimento culturale non solo per Bologna, ma per tutta l’Italia.
La storia del palazzo è arricchita da aneddoti interessanti e dettagli storici. Ad esempio, la distruzione del primo palazzo fu così completa che la zona in cui sorgeva venne ribattezzata “Via del Guasto”. Il moderno Giardino del Guasto, creato nel 1975, si trova nell’area che una volta ospitava i giardini del palazzo e serve come memoriale della grandezza e della caduta della famiglia Bentivoglio.
La visita a Palazzo Bentivoglio offre ai visitatori l’opportunità di immergersi in un ambiente ricco di storia, arte e cultura. Ogni angolo del palazzo, dalle logge ai saloni affrescati, racconta una parte della storia di Bologna e della sua evoluzione nel tempo. La fusione tra elementi rinascimentali e barocchi, insieme alla moderna destinazione d’uso come spazio espositivo, rende Palazzo Bentivoglio una tappa imperdibile per chiunque desideri comprendere meglio la storia e l’arte di questa affascinante città.
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