Palazzo Doria Pamphilj

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Il Palazzo Doria Pamphilj, situato nel cuore di Roma, tra Via del Corso e Piazza del Collegio Romano, è una delle dimore storiche più affascinanti e ricche di arte della città. La sua storia si intreccia con quella di alcune delle famiglie più influenti dell’Italia rinascimentale e barocca, tra cui i Della Rovere, gli Aldobrandini, i Pamphilj e i Doria. Originariamente costruito nel XV secolo, il palazzo ha subito numerosi ampliamenti e trasformazioni, culminando nel grandioso edificio che possiamo ammirare oggi. La struttura attuale del palazzo risale principalmente al XVII secolo, quando il cardinale Giovanni Battista Pamphilj, che sarebbe poi divenuto Papa Innocenzo X, incaricò l’architetto Francesco Borromini di rinnovare e ampliare l’edificio. Borromini, noto per la sua abilità nell’uso delle proporzioni geometriche e per il suo stile barocco distintivo, trasformò il palazzo in una sontuosa residenza papale. La facciata principale, sobria ma imponente, si distingue per il suo equilibrio e la sua eleganza, caratteristiche tipiche dell’architettura borrominiana. Uno degli elementi più spettacolari del palazzo è la Galleria Doria Pamphilj, che ospita una delle collezioni d’arte private più importanti di Roma. La galleria si sviluppa in diverse ali, ognuna delle quali offre uno scorcio sulla magnificenza della famiglia Pamphilj e sul loro mecenatismo artistico. La Galleria Aldobrandini, la prima ala, contiene alcuni dei dipinti più preziosi della collezione, tra cui opere di Annibale Carracci, Guercino e Claude Lorrain. La Sala del Velázquez, dedicata al celebre ritratto di Papa Innocenzo X realizzato da Diego Velázquez, è un punto culminante della visita. Questo ritratto, noto per il suo realismo psicologico, è considerato uno dei capolavori della ritrattistica barocca. Un’altra ala notevole è la Galleria degli Specchi, progettata da Gabriele Valvassori nel 1731, che si ispira alla famosa Sala degli Specchi di Versailles. Questa galleria, decorata con specchi dorati veneziani e statue antiche, è impreziosita da affreschi di Aureliano Milani che rappresentano le Fatiche di Ercole. La combinazione di specchi, stucchi dorati e affreschi crea un effetto di grande magnificenza e lusso. Il Palazzo Doria Pamphilj non è solo un museo, ma una residenza vivente. Ancora oggi, membri della famiglia Doria Pamphilj risiedono nel palazzo, continuando una tradizione di oltre 500 anni. Questo aspetto conferisce al palazzo un’atmosfera unica, dove la storia e la vita contemporanea si intrecciano. Tra i residenti più noti c’è stato il Principe Jonathan Doria Pamphilj, che ha narrato le audioguide del museo, offrendo ai visitatori una prospettiva personale e coinvolgente sulla storia della famiglia e della loro collezione d’arte. Tra gli ambienti più suggestivi del palazzo c’è la Sala da Ballo, rinnovata alla fine del XIX secolo da Andrea Busiri Vici. Questa sala, originariamente chiamata Sala della Musica, conserva ancora parte delle decorazioni originali, come le grisaille sul soffitto curvo. La sala è arricchita da oggetti preziosi, tra cui una gabbia per uccelli del 1767, un’arpa del XVIII secolo e due livree antiche. Un’altra stanza di grande interesse è la Cappella di Famiglia, progettata da Carlo Fontana alla fine del XVII secolo. La cappella è decorata con un affresco raffigurante l’Incoronazione della Vergine, che crea l’illusione di una basilica sormontata da una cupola. Tra i reliquiari esposti, spicca la testa mummificata di uno dei santi della famiglia, un dettaglio che aggiunge un tocco di mistero e sacralità al luogo. La Galleria Doria Pamphilj ospita anche capolavori di artisti come Caravaggio, il cui “Riposo durante la fuga in Egitto” e “Maddalena penitente” sono esposti nella Seconda Sala. Altri artisti rappresentati nella collezione includono Filippo Lippi, Giovanni Bellini, Pieter Bruegel il Vecchio e Guercino. Ogni stanza del palazzo è un tripudio di arte e storia, con dipinti e sculture che riflettono il gusto e la raffinatezza dei Pamphilj.
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