Piramide Cestia
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La Piramide Cestia è un monumento unico nel panorama architettonico di Roma, situata nel quartiere Ostiense vicino alla Porta San Paolo. Costruita tra il 18 e il 12 a.C., la piramide funge da tomba per Caio Cestio, un magistrato romano e membro del collegio sacerdotale degli Epuloni. Questo monumento rappresenta una fusione affascinante tra l’architettura romana e lo stile egiziano, frutto dell’egittomania che si diffuse a Roma dopo la conquista dell’Egitto da parte di Ottaviano Augusto nel 31 a.C.
La piramide è alta circa 36 metri e ha una base quadrata di quasi 30 metri per lato. È costruita in cemento e mattoni, rivestita da lastre di marmo bianco di Luni, che le conferiscono un aspetto luminoso e imponente. Un’iscrizione sulla facciata attesta che la costruzione fu completata in soli 330 giorni, come disposto nel testamento di Cestio. La struttura è un esempio di come i Romani adottarono e adattarono elementi culturali di altre civiltà, in questo caso l’architettura funeraria egiziana.
L’interno della piramide, purtroppo, non è accessibile al pubblico se non con speciali permessi, ma le sue pareti interne sono decorate con affreschi raffiguranti figure di ninfe e vasi decorativi. Al centro della volta ci sono rappresentazioni di Vittorie alate che tengono corone e nastri, un tema iconografico che riflette l’importanza della vittoria e del successo nella cultura romana.
La Piramide Cestia è stata successivamente inglobata nelle Mura Aureliane tra il 271 e il 275 d.C., durante la costruzione delle fortificazioni della città volute dall’imperatore Aureliano. Questa integrazione nelle mura ha contribuito a preservare il monumento, che è rimasto uno degli edifici antichi meglio conservati di Roma.
Nel corso dei secoli, la piramide è stata oggetto di varie interpretazioni e leggende. Nel Medioevo, si credeva che fosse la tomba di Remo, il leggendario fratello di Romolo, fondatore di Roma. Solo durante gli scavi condotti nel XVII secolo, sotto la direzione di Papa Alessandro VII, si chiarì che il monumento era effettivamente il mausoleo di Caio Cestio, grazie alle iscrizioni trovate all’interno.
Uno degli aspetti più interessanti della piramide è il suo contesto moderno. Vicino alla piramide si trova il Cimitero Acattolico di Roma, conosciuto anche come il Cimitero degli Inglesi, dove sono sepolti numerosi artisti e poeti, tra cui John Keats e Percy Bysshe Shelley. Questo cimitero è un luogo di grande tranquillità e riflessione, che aggiunge un ulteriore strato di significato storico e culturale alla zona.
Un altro dettaglio affascinante è la presenza di una colonia di gatti randagi che vive intorno alla piramide. Questi gatti sono protetti da leggi speciali di Roma, e il sito è diventato un punto di riferimento per gli amanti degli animali, con volontari che si prendono cura dei felini e visitatori che possono interagire con loro.
Nel 2013, grazie alla generosa donazione di un imprenditore giapponese, Yuzo Yagi, sono stati avviati importanti lavori di restauro che hanno riportato la piramide al suo antico splendore. Questo progetto di restauro, durato due anni, ha incluso la pulizia delle lastre di marmo esterne e il restauro degli affreschi interni.
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