Chiesa di Sant'Agnese in Agone

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La Chiesa di Sant’Agnese in Agone, situata in Piazza Navona a Roma, è uno degli esempi più straordinari di architettura barocca. Commissionata da Papa Innocenzo X nel 1652, la chiesa fu inizialmente progettata dagli architetti Girolamo e Carlo Rainaldi. Tuttavia, la sua realizzazione fu influenzata dalle rivalità e dai contributi di alcuni dei più grandi artisti dell’epoca, tra cui Francesco Borromini e Gian Lorenzo Bernini. La facciata concava della chiesa, uno degli elementi distintivi di Borromini, rappresenta una rivoluzione nell’architettura barocca. Questa scelta progettuale non solo ottimizza lo spazio limitato di Piazza Navona, ma crea anche un effetto visivo che permette alla chiesa di essere vista da qualsiasi angolo della piazza. La facciata è realizzata in travertino bianco e presenta tre portali, con quello centrale sormontato da colonne corinzie che sostengono un frontone decorato con lo stemma della famiglia Pamphilj, a cui apparteneva Innocenzo X. All’interno, la chiesa è disposta a croce greca, con un’ampia cupola affrescata che domina lo spazio. La cupola presenta l’affresco dell’Apoteosi di Sant’Agnese, iniziato da Ciro Ferri e completato da Sebastiano Corbellini. I pennacchi della cupola, dipinti da Giovanni Battista Gaulli, meglio conosciuto come Baciccia, raffigurano le quattro Virtù Cardinali. La storia della chiesa è intimamente legata a quella di Sant’Agnese, una giovane martire cristiana che, secondo la tradizione, fu uccisa proprio sul luogo dove sorge la chiesa. Sant’Agnese, che rifiutò di sposare un pagano e mantenne la sua fede cristiana nonostante le torture, è rappresentata in vari momenti della sua vita e martirio nelle decorazioni della chiesa. Una delle opere più suggestive è la statua di Sant’Agnese tra le fiamme, scolpita da Ercole Ferrata, che rappresenta il miracolo della sua salvezza dalle fiamme prima di essere decapitata. La chiesa contiene numerose cappelle dedicate a santi e martiri, ognuna delle quali è ornata da sculture e bassorilievi. Tra questi, il rilievo della Sacra Famiglia di Domenico Guidi sull’altare maggiore e le sculture di Sant’Emmerentiana e Sant’Eustachio di Ercole Ferrata. La Cappella di Sant’Agnese, situata nel braccio destro della croce greca, contiene una statua della santa circondata da angeli e simboli del martirio. Uno degli aspetti più interessanti della chiesa è la cripta, che ospita i resti di Sant’Agnese in un sarcofago splendidamente decorato. Questo spazio sotterraneo, accessibile ai visitatori, offre un’atmosfera di raccoglimento e riflessione, rendendo omaggio alla giovane martire e alla sua incrollabile fede. La costruzione della chiesa non fu priva di controversie e cambi di progetto. Dopo la morte di Papa Innocenzo X, Borromini fu sostituito e Carlo Rainaldi tornò a dirigere i lavori, apportando diverse modifiche al progetto originale di Borromini. Tra queste modifiche vi furono l’aggiunta di un altro piano alle torri campanarie e la semplificazione delle loro parti superiori. Inoltre, la famiglia Pamphilj coinvolse anche Bernini, che contribuì con elementi decorativi interni, come il timpano sopra l’ingresso principale e l’ornato interno.
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