Giardino Zoologico di Berlino

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Lo Zoo di Berlino, situato nel quartiere di Charlottenburg, è uno dei giardini zoologici più antichi e prestigiosi del mondo. Inaugurato il 1 agosto 1844, lo zoo si estende su una superficie di 35 ettari e ospita oltre 20.000 animali di circa 1.300 specie, rendendolo una delle collezioni zoologiche più ricche e diversificate a livello globale. La storia dello Zoo di Berlino inizia con Federico Guglielmo IV di Prussia, che donò una parte della sua collezione privata di animali esotici per la creazione di uno zoo pubblico. L’architetto Peter Joseph Lenné fu incaricato di progettare il giardino zoologico, che fu costruito sui terreni di caccia reali di Tiergarten. Lo zoo fu un successo immediato, attirando visitatori da tutta Europa grazie alla sua innovativa esposizione di animali in ambienti spaziosi e naturali. Durante la Seconda Guerra Mondiale, lo Zoo di Berlino subì danni devastanti. I bombardamenti alleati distrussero gran parte delle strutture e uccisero molti degli animali. Alla fine del conflitto, solo 91 animali sopravvivevano. Tuttavia, grazie agli sforzi di ricostruzione, lo zoo riaprì nel 1952, diventando un simbolo di rinascita e resilienza per la città di Berlino. Negli anni successivi, lo zoo fu ampliato e modernizzato, con l’aggiunta di nuove aree espositive e strutture per gli animali. Una delle attrazioni più famose dello Zoo di Berlino è l’acquario, inaugurato nel 1913. L’acquario è una struttura imponente che ospita una vasta gamma di specie marine e d’acqua dolce, tra cui squali, razze, meduse e coralli. L’acquario è suddiviso in tre piani, ciascuno dedicato a diversi ambienti acquatici, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva e educativa. Un altro punto di interesse è la “Porta degli Elefanti”, l’ingresso orientale dello zoo, caratterizzato da due maestose statue di elefanti in pietra. Questa entrata iconica è diventata uno dei simboli più riconoscibili dello zoo e rappresenta l’impegno del parco nella conservazione e protezione delle specie minacciate. Nel corso degli anni, lo Zoo di Berlino ha partecipato a numerosi programmi di conservazione e riproduzione per specie in pericolo. Ad esempio, è noto per i suoi successi nella riproduzione del panda gigante. Il primo panda gigante, Bao Bao, arrivò nel 1980 come dono dalla Cina, seguito da numerosi altri esemplari. Nel 2017, la coppia di panda Meng Meng e Jiao Qing ha dato alla luce due cuccioli, un evento che ha attirato l’attenzione mediatica internazionale e ha sottolineato il ruolo cruciale dello zoo nella protezione di questa specie vulnerabile. Dal punto di vista architettonico, lo zoo combina elementi storici con strutture moderne. Oltre alla Porta degli Elefanti, altri edifici storici, come la Casa dei Leoni e il Palazzo degli Uccelli, sono stati restaurati per mantenere il loro fascino originale. Allo stesso tempo, nuove strutture, come il Panda Garden, sono state progettate per soddisfare gli standard più elevati di benessere animale e sostenibilità. Negli ultimi anni, lo zoo ha continuato a innovare e migliorare le sue strutture. Progetti recenti includono la ristrutturazione dell’acquario e l’espansione delle aree dedicate a specie specifiche, come i grandi felini e i primati. Questi sforzi mirano a garantire che lo Zoo di Berlino rimanga all’avanguardia nel campo della conservazione e dell’educazione zoologica. Un aneddoto interessante riguarda Knut, un cucciolo di orso polare nato nello zoo nel 2006. Abbandonato dalla madre, Knut fu allevato dai custodi dello zoo, diventando una celebrità globale. La sua storia di sopravvivenza e il suo carisma catturarono l’immaginazione del pubblico, attirando milioni di visitatori e portando attenzione alla situazione degli orsi polari in natura.
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