Foro di Augusto

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La costruzione del Foro di Augusto è una testimonianza straordinaria dell’ambizione e della visione urbanistica dell’imperatore Augusto. Iniziato nel 42 a.C. e inaugurato nel 2 a.C., il foro fu concepito come un centro politico, sociale e religioso di Roma, destinato a celebrare le vittorie militari di Augusto e a promuovere la sua immagine di leader divino e giusto. Il cuore del foro è il Tempio di Marte Ultore (Marte Vendicatore), costruito in onore del dio della guerra. Augusto aveva promesso di erigere questo tempio se avesse vinto la Battaglia di Filippi contro gli assassini di Giulio Cesare, e il completamento del foro simboleggiava il compimento di questa promessa. Il tempio era un elemento centrale del foro e ospitava una grande statua di Marte, attribuita al celebre scultore greco Scopas. Questo edificio non era solo un luogo di culto, ma anche un simbolo di potere e giustizia, dove venivano prese importanti decisioni politiche e militari. Il Foro di Augusto era caratterizzato da una grande piazza rettangolare, circondata da portici e decorata con statue di importanti figure della storia romana, inclusi eroi mitologici e antenati di Augusto. Tra queste statue, particolarmente notevole era quella colossale di Augusto stesso, che dominava il foro e fungeva da emblema del potere imperiale. Le statue e le decorazioni del foro servivano non solo a glorificare Augusto, ma anche a creare un legame visivo e simbolico con il passato glorioso di Roma, rafforzando così la legittimità del suo potere. Un elemento architettonico distintivo del foro è il grande muro di peperino e travertino, alto fino a 33 metri, che serviva a proteggere il complesso dagli incendi e a separarlo dalle aree residenziali circostanti. Questo muro conferiva al foro un aspetto monumentale e imponente, rendendolo un punto di riferimento visibile da lontano e un simbolo di stabilità e protezione. Il foro aveva anche una funzione pratica, ospitando uffici pubblici e sedi amministrative, tra cui i quartieri dei pretori, che erano i comandanti della guardia pretoriana. Inoltre, la piazza del foro era utilizzata per importanti cerimonie pubbliche, processioni e tribunali, rendendolo un centro vitale della vita politica e sociale di Roma. Durante il XX secolo, il sito ha subito ulteriori scavi e restauri, in particolare negli anni ’30 sotto il regime di Mussolini, che mirava a restaurare la grandezza dell’antica Roma. Oggi, il Foro di Augusto è uno dei principali siti archeologici di Roma, con molte delle sue strutture originali ancora visibili, inclusi i resti del tempio e le imponenti colonne di marmo.
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