Palazzo Alberini

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Il Palazzo Alberini, situato in via del Banco di Santo Spirito a Roma, è un importante esempio di architettura rinascimentale. La sua costruzione, avviata tra il 1515 e il 1519, è attribuita a Raffaello, anche se Giorgio Vasari sostiene che il progetto fosse opera di Giulio Romano. Il piano terra del palazzo, caratterizzato da un bugnato piatto, è spesso attribuito a Bramante e datato al 1512. Questo palazzo è stato completato nel 1521 da Pietro Rosselli, con un design che segue il modello dei palazzi civili fiorentini e del precedente Palazzo Caprini di Bramante. Il piano nobile, separato dal piano terra da un fascione marcapiano, è distinto dalle cornici continue che corrono lungo la facciata, rendendo evidente la sua importanza rispetto agli altri piani. Questo livello è caratterizzato da lesene che si protendono fino alla trabeazione abbreviata, creando un ritmo architettonico armonioso e visivamente accattivante. Le finestre del piano nobile, incorniciate da queste lesene, contribuiscono a enfatizzare la bellezza e l’eleganza del palazzo. La facciata attuale del palazzo, visibile dalla via principale, risale all’Ottocento. Tuttavia, la facciata originale, che si trova sul perpendicolare vicolo del Curato, offre uno spaccato autentico dell’architettura rinascimentale. Il terzo piano, meno prominente, presenta finestre rettangolari incorniciate che riprendono visivamente le lesene inferiori, culminando in un imponente cornicione su mensole. L’interno del palazzo, pur essendo meno conosciuto rispetto alla sua facciata esterna, riserva sorprese architettoniche e decorative. I soffitti affrescati, le sale decorate e i dettagli architettonici riflettono l’abilità e la maestria degli artisti e degli architetti che hanno lavorato all’edificio. Un aspetto interessante del Palazzo Alberini è il suo legame con la famiglia romana degli Alberini, o Ilperini, una famiglia di mercanti e finanziatori influenti che hanno ricoperto varie cariche pubbliche sin dal XII secolo. La famiglia Alberini era parte del ceto dei mercatores, con interessi commerciali oltre i confini della penisola italiana, e alcuni membri della famiglia arrivarono a ricoprire il ruolo di senatori, conservatori e priori. Il palazzo ha attraversato diverse fasi di utilizzo e proprietà. Attualmente, è di proprietà di UBI Leasing Spa, un fatto che testimonia la continua rilevanza e l’adattabilità dell’edificio alle esigenze moderne. Una curiosità interessante è che il piano nobile, durante il periodo rinascimentale, veniva utilizzato per le funzioni più rappresentative della famiglia, come ricevimenti e incontri di affari. Questo spazio era dunque il cuore pulsante della vita sociale e pubblica del palazzo.
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