Fontana del Nettuno (Roma)

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La Fontana del Nettuno, situata all’estremità settentrionale di Piazza Navona, è un perfetto esempio di come l’arte e l’architettura possano trasformare uno spazio urbano. Questa fontana, progettata inizialmente da Giacomo della Porta nel 1574, è stata successivamente completata con sculture aggiunte nel XIX secolo. La sua storia e il suo design riflettono l’evoluzione artistica e urbana di Roma, nonché l’importanza della piazza stessa come centro di vita sociale e culturale.Giacomo della Porta, famoso architetto del tardo Rinascimento, progettò la fontana come parte di un piano più ampio per abbellire Piazza Navona, che già ospitava la Fontana del Moro sul lato meridionale. Originariamente, la Fontana del Nettuno era una struttura semplice, composta da una vasca in marmo rosa di Portasanta, senza sculture decorative. La scelta di collocare la fontana in questo punto della piazza mirava a bilanciare visivamente lo spazio, creando un’armonia tra le varie fontane e l’architettura circostante. Per quasi tre secoli, la fontana rimase incompleta, una semplice vasca priva di decorazioni scultoree. Fu solo nel 1878 che vennero aggiunte le statue che vediamo oggi, grazie all’opera degli scultori Antonio della Bitta e Gregorio Zappalà. La decisione di completare la fontana con queste sculture fu parte di un più ampio sforzo di rinnovamento urbano voluto dal Comune di Roma, che cercava di valorizzare e modernizzare i monumenti storici della città. Al centro della fontana troneggia la figura di Nettuno, il dio romano del mare, raffigurato mentre combatte contro un gigantesco polpo. Questa scultura, realizzata da Antonio della Bitta, cattura l’energia e la potenza del dio marino, con un’espressione di determinazione e forza che è tipica delle rappresentazioni barocche. Nettuno è circondato da una serie di creature marine scolpite da Gregorio Zappalà, tra cui due ippocampi (cavalli marini), sirene e cupidi che giocano con i delfini. Queste figure aggiungono dinamismo e movimento alla composizione, creando un effetto visivo che sembra dare vita all’intero gruppo scultoreo. L’ambientazione della fontana in Piazza Navona, una delle piazze più celebri di Roma, contribuisce ulteriormente al suo fascino. Piazza Navona è un esempio sublime di architettura barocca, con edifici eleganti, chiese storiche e altre fontane monumentali, come la Fontana dei Quattro Fiumi di Gian Lorenzo Bernini. La piazza stessa è stata costruita sul sito dell’antico Stadio di Domiziano, il che spiega la sua forma allungata e curvilinea. Nel corso dei secoli, Piazza Navona è diventata un vivace centro di attività sociali e culturali, ospitando mercati, eventi pubblici e spettacoli. Un aspetto interessante della Fontana del Nettuno è il suo rapporto con le altre fontane della piazza. Insieme alla Fontana del Moro e alla Fontana dei Quattro Fiumi, essa contribuisce a creare un percorso artistico che guida i visitatori attraverso la storia e l’arte di Roma. La Fontana del Moro, situata sul lato opposto della piazza, presenta una figura centrale di un moro che lotta con un delfino, mentre la Fontana dei Quattro Fiumi celebra i principali fiumi del mondo allora conosciuto. Questo dialogo tra le fontane arricchisce l’esperienza dei visitatori, offrendo una varietà di stili e temi che riflettono la ricca eredità culturale della città. La storia della Fontana del Nettuno è anche legata a quella della città di Roma e dei suoi papi. Ad esempio, la realizzazione iniziale della fontana sotto Papa Gregorio XIII rifletteva il desiderio di migliorare l’approvvigionamento idrico della città attraverso la ristrutturazione dell’acquedotto dell’Acqua Vergine. Questo progetto faceva parte di un più ampio sforzo di rinnovamento urbano che mirava a rendere Roma non solo più funzionale, ma anche più bella.
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