Palazzo dei Banchi (Bologna)
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Palazzo dei Banchi, situato sul lato orientale di Piazza Maggiore a Bologna, è un esempio affascinante di architettura rinascimentale. La sua costruzione, completata tra il 1565 e il 1568, è stata l’ultima aggiunta significativa alla piazza principale della città. Il progetto della facciata fu commissionato a Jacopo Barozzi da Vignola, uno dei più importanti architetti del Rinascimento italiano. Questo intervento architettonico fu pensato per mascherare la disordinata serie di case e botteghe che si trovavano dietro di esso, conferendo alla piazza un aspetto più armonioso e regale.
Il nome “Palazzo dei Banchi” deriva dalla presenza storica dei “banchi” di cambio, le botteghe dove si svolgevano attività di cambio valuta e prestiti, gestite dalle famiglie aristocratiche e senatorie come i Malvasia, Duglioli e Amorini. Questi banchi erano situati sotto i portici del palazzo, contribuendo alla vitalità economica della zona durante il XV e il XVI secolo.
La facciata del palazzo è asimmetrica e presenta 15 archi arrotondati, due dei quali sono più grandi e conducono ai vicoli retrostanti, come Via Pescherie Vecchie, Via Clavature e Via degli Orefici, ciascuno noto per le proprie attività commerciali specifiche. Gli archi sono flanqueados da imponenti pilastri compositi, creando un ritmo visivo che unifica l’intera struttura in un’unica galleria, secondo uno stile manierista che era innovativo per l’epoca.
Il portico sotto la facciata, noto come Pavaglione, collega il palazzo all’Archiginnasio, uno degli edifici principali dell’Università di Bologna. Il termine “Pavaglione” deriva dal dialetto locale “pavajån”, che significa padiglione, in riferimento a una fiera dei bachi da seta che si teneva nella zona. Questo portico continua ad essere un importante punto di riferimento, ospitando mercati e fiere che animano la vita cittadina.
Dietro il Palazzo dei Banchi si trova il Mercato di Mezzo, un labirinto di vicoli che dal Medioevo ospita un mercato di prodotti tipici e artigianali. Questo mercato è un luogo vibrante dove è possibile trovare una vasta gamma di prodotti locali, che spaziano dai formaggi alle carni, dai vini ai dolci, offrendo un’esperienza autentica della cultura bolognese.
Accanto al palazzo si trovano il Museo Civico Archeologico e la chiesa di Santa Maria della Vita. Il museo ospita una delle collezioni archeologiche più ricche d’Italia, con reperti che vanno dalla preistoria all’epoca romana, passando per le civiltà etrusca e celtica. La chiesa, invece, è famosa per il Compianto sul Cristo morto, un capolavoro della scultura rinascimentale di Niccolò dell’Arca.
Nonostante la sua funzione prevalentemente commerciale e residenziale oggi, Palazzo dei Banchi mantiene intatto il suo fascino storico e architettonico. La sua facciata continua a dominare Piazza Maggiore, offrendo uno scenario maestoso che richiama turisti e locali. Le botteghe sotto i portici sono oggi occupate da negozi moderni, ma l’atmosfera rimane quella di un luogo carico di storia e tradizione.
Un aneddoto interessante riguarda la progettazione della facciata da parte di Vignola, che, con grande maestria, riuscì a creare un effetto visivo di unità e grandiosità nonostante l’eterogeneità degli edifici che si celavano dietro di essa. Questo intervento non solo migliorò l’estetica della piazza, ma contribuì anche a disciplinare lo spazio urbano, creando un dialogo armonioso tra il palazzo e gli altri edifici storici della piazza, come la Basilica di San Petronio e il Palazzo del Podestà.
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